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giovedì 25 agosto 2016

Nella giornata di ieri i donatori di sangue sono stati settantacinque, che spontaneamente si sono recati al servizio Trasfusionale per le donazioni, tra cui moltissimi giovani, l'Azienda ospedaliera S. Maria rassicura sulla situazione, che si presenta stabile e non presenta al momento carenza di sangue. 
I dati provengono direttamente dall'unità di crisi.

Oggi il servizio trasfusionale provvederà a comunicare orari e fabbisogno di donazioni per rispondere in modo coordinato alle effettive esigenze di sangue, in collaborazione con l'Avis.

Per quanto riguarda gli accessi registrati nella giornata di ieri al Pronto Soccorso, correlati al sisma: si tratta di quattro adulti e un bambino.

Aggiornamento:

Questa mattina alle ore 8 l'unità di crisi si è riunita nuovamente confermando che il livello di allerta resta alto, che l'attività chirurgica programmata è parzialmente ripristinata, in particolare per gli interventi oncologici e ad alta priorità.

Cresce il numero dei donatori di sangue, questa mattina più di cento persone si sono recate al Sit, per effettuare la donazione. 

La direzione dell A.O. conferma che nell'immediato non ci sono criticità per le scorte di sangue e di fronte all'incredibile esempio di sensibilità e solidarietà umana che ha dimostrato la città, invita tutti coloro che desiderano donare a non presentarsi spontaneamente tutti in queste ore, ma a rivolgersi alle sedi Avis per consentire un coordinamento con Centro Trasfusionale in base alle effettive necessità.

Nel pomeriggio si è nuovamente riunita l'unità di crisi alle ore 18.

Nessuna richiesta di sangue e nessun accesso di feriti provenienti dalle aree colpite dal terremoto. Resta ricoverata in condizioni stabili, in Utc, la donna ternana colpita da infarto mentre il bambino di Amatrice è stato dimesso.

Oggi al Sit si sono presentati complessivamente 110 donatori di cui 92 hanno potuto effettuare il prelievo per la donazione. Rimane lo stato di allerta.


Non risultando accessi al Pronto Soccorso di pazienti provenienti dalle zone terremotate né altri per motivazioni collegate agli eventi sismici e preso atto dell’assenza di richieste specifiche da parte delle autorità competenti, l’unità di crisi istituita all’ospedale di Terni, a seguito del terremoto che ha coinvolto il centro Italia, il 26 agosto ha dichiarato la cessazione dello stato di allerta e la sospensione del piano di emergenza interno per la gestione di un massiccio afflusso di feriti (PEIMAF).
“Rivolgiamo un ringraziamento particolare, sottolinea Augusto Scaccetti, direttore del Sit di Terni a tutte le persone che con sensibilità e spirito di solidarietà esemplari hanno donato o manifestato la volontà di donare il sangue in questi giorni. 
Anche venerdì abbiamo avuto 63 donatori di cui 53 soggetti a prelievo. In tutto, dal 24 al 26 agosto, le persone che si sono presentate nella sede e nei centri di  raccolta del SIT di Terni sono state 375: 265 al centro raccolta dell’ospedale di Terni (di cui idonei 214), 33 ad Amelia (idonei 30), 25 a Narni (idonei 23) e 52 a Orvieto (idonei 48). In tutto sono state donate 315 sacche di sangue. Un numero importante, se consideriamo non soltanto che nel SIT di Terni (Terni e centri di raccolta) vengono in media raccolte 30 sacche al giorno, ma che a rispondere all’appello dell’Avis in questi tre giorni sono stati in grande parte nuovi donatori e giovani”.
“Con l’occasione vogliamo ringraziare Acciai Speciali Terni, aggiunge il direttore generale Maurizio Dal Maso, che aveva dato una immediata disponibilità a promuovere una raccolta di sangue. 
Allo stato attuale, non essendoci nell’immediato criticità delle scorte, abbiamo concordato con Ast di rinviare ogni possibile iniziativa sulla base delle future esigenze di sangue”.

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