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domenica 3 dicembre 2017

Una Ternana sorprendente, nel secondo tempo ha fatto sognare tutti i tifosi per il primo colpaccio esterno della stagione. 
E' arrivato a Pescara l'11 pareggio stagionale, primato per la serie B non più in coabitazione, complice la sconfitta della Salernitana di Bollini.

Solito ritornello e finale atteso, diventato ormai una spiacevole consuetudine.

Una Ternana caparbia, che nel secondo tempo lotta su ogni pallone e meriterebbe i tre punti, la squadra di Pochesci, ieri sostituito da mister Coraggio, merita tutti gli applausi possibili ma i risultati non arrivano.

La Ternana ricorda il Latina di mister Vivarini o lo stesso Pisa di Gattuso, regine dei pareggi, tanta grinta e poca sostanza che nella seconda parte del campionato, dove le vittorie contavano il doppio si sono spente ai primi caldi.
C'è tempo per correggere il nostro cammino.

La Ternana è ancora aggrappata al plotone, Pochesci è il condottiero di una squadra plasmata a sua misura e metterlo in dubbio proprio ora sarebbe deleterio, la squadra sa giocare e ha solo bisogno di opportuni innesti.

E proprio oggi dalle pagine del Corriere dello Sport, Bandecchi commenta la partita dei rossoverdi "abbiamo fatto ridere e speravo in una sconfitta dei nostri perché devono imparare a gestire la partita". 
Per il patron rossoverde, poi, la squadra in alcuni frangenti del match, a suo avviso, non ha il carattere giusto per affrontare le difficoltà della partita ed azzarda un paragone che di certo non piacerà ad alcuno dell'entourage rossoverde: " è come avere buoni ingredienti e un buon cuoco: se il piatto non viene altrettanto bene, bisogna preoccuparsi". 
La delusione del Patron è sicuramente giusta, ma i suoi proclami alla vigilia erano senza dubbio esagerati
Qualsiasi bravo cuoco- aggiungo- con questi ingredienti sta facendo i miracoli, l'ultimatum che riecheggia dal quotidiano sportivo, di venir fuori dalla delicata situazione in cui si è cacciata la Ternana entro quattro settimane al massimo per evitare decisioni che potrebbero minare il proprio futuro, forse riguarda in prima persona proprio il Patron. 
Autocritica e mettere mano ad un portafoglio fino ad ora mai aperto. sarebbe sicuramente più utile.
Ingeneroso addossare tutte le colpe al mister, sicuramente anche lui ha delle responsabilità ma il progetto aveva delle falle dall'inizio. Per qualsiasi edificio si costruiscono le fondamenta ma se poi non si va avanti con i lavori è facile prendersela con il Pochesci di turno.
L'amaro in bocca non si può avere per tutto il campionato-precisa Bandecchi- le decisioni clamorose e di pancia dovrebbero essere meditate perché una squadra del genere con un altro allenatore è difficile che possa far meglio.
Meno parole e più fatti, si individuino rinforzi di livello e soprattutto di esperienza per permettere ad una squadra di buone individualità di poter fare il vero salto di qualità.




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