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venerdì 27 aprile 2018

Per il Pd è notte fonda, la candidatura autorevole di Massimo Piccioni non è mai decollata ed è caduta per l'impossibilità di raggiungere un accordo nelle varie anime del centrosinistra. 
Il Pd dilaniato nel suo interno aveva un' unica chance, trovare una figura non dell'establishment capace di riportare equilibrio e personalità e garantire sicurezza e capacità di guida. 

Massimo Piccioni dopo un'attenta riflessione ha declinato l'invito e ritirato la disponibilità, difficile dargli torto in una situazione del genere dove sarebbe diventato l'agnello sacrificale e forse avrebbe fatto la stessa fine di Pardini
Un uomo di tale statura, soddisfatto della sua vita personale e professionale non poteva di certo fare il comprimario in una contesa ad handicap. "No al masochismo".
Ora ritorna tutto in gioco e domani sarà convocata subito un'assemblea straordinaria del Pd, assi nella manica è difficile prevederli mentre apprendisti politici pronti a giocarsi una certa visibilità elettorale sono in molti. Allo stato attuale una pesante debacle è dietro l'angolo. TV ha pronto un suo candidato e aspetta sempre una chiamata dal Pd.

Per il centrodestra non arrivano conferme ma nemmeno smentite e Leonardo Latini sarà il candidato unitario della coalizione alle prossime amministrative. L'avvocato 43enne non condiviso dalle minoranze dell'alleanza rappresenterà comunque le truppe salviniane per liberare Terni. Uomo di destra e culturalmente preparato non parte con i favori del pronostico, e proprio per questo potrebbe diventare una scelta di discontinuità. Gli altri concorrenti sono avvertiti.






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