Salvini durante la conferenza stampa è stato abbastanza chiaro, "dopo vari incontri non abbiamo raggiunto una sintesi ed io non sono abituato ad aspettare, oggi è l'11 aprile e in due mesi Leonardo saprà farsi conoscere e diventare il rappresentate di tutto il centrodestra, delle liste civiche e dell'associazionismo. "Gli altri dormono e noi vogliamo iniziare la campagna elettorale per liberare Terni dalle sinistre".
Altri nomi proposti dalla Lega sono stati scartati per puntare sull'unitaria candidatura di Socci.
Le scelte di Governo si ripercuotono sul territorio e le ipocrisie interne dei partiti, tra chi ha lavorato sotto traccia e chi ha giocato pensando di spuntarla, emergono senza ombra di dubbio ricadendogli addosso e rischiando di rovinare la chance di vittoria alle amministrative.
Gli altri partiti commentano le scelte, il M5s esulta in maniera cauta, nel centrosinistra impantanato spunta Gentiletti di TV come collante con tutte le forze di sinistra per risollevare il Pd dalle sue beghe interne e puntare al possibile ballottaggio. "L'ottimismo del Pd in una città come Terni merita attenzione e cautela".
FI scioglierà nei prossimi giorni la riserva se accodarsi alla Lega Italia o correre da sola, FdI ha messo le mani avanti con la posizione del mentore Zaffini, ex uomo di An e vicinissimo al mondo Lega.
Per il centrodestra la tornata elettorale inizia sotto cattivi auspici dove l'instabilità e il mancato decisionismo regna sovrano, il vincitore delle politiche a Terni, con la prima mossa, poteva unire le anime della coalizione. Un boomerang pronto a partire e vanificare il trend attuale di gradimento. Per il candidato sindaco Latini "una patata bollente" di non poco conto.
Metodo sbagliato, strateghi disattenti e assenza di unità di intenti, il tempo delle scelte è finito e forse ognuno prenderà la sua strada con tutte le conseguenze del caso.
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