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martedì 8 maggio 2018

Come ogni tornata elettorale sono pronti a buttarsi nella mischia cittadini che mai avremmo pensato di vedere ai nastri di partenza. 
Vecchie volpi della politica, candidati all'ennesimo tentativo con la speranza di potercela fare almeno una volta, apprendisti politici in cerca di notorietà e cittadini forse capaci che credono di risolvere qualsiasi situazione in brevissimo tempo.
La politica è senza dubbio predisposizione a saper gestire la cosa pubblica e non auto candidarsi nell'intento di provare ad amministrare. 
Ovviamente nessuno nasce imparato e la chance deve essere concessa a tutti ma un minimo di conoscenza della macchina burocratica sicuramente aiuta. 
Nessuna critica, pregiudizio o supponenza ma a due giorni dal vedere le liste complete sicuramente viene da sorridere quando si scorrono alcuni nomi dalle liste. 
Meno liste e meno candidati sindaci della precedente campagna elettorale, nuovi nomi di donne in campo mentre sulla qualità delle scelte dovremo sicuramente fare dei distinguo. 
La politica è professione e l'esperienza si consegue sul campo, l'improvvisazione è solo figlia della prosopopea di poter sapere più degli avversari, a volte non servono ne super manager ne uomini delle grandi professioni ma semplici cittadini dotati di intelletto, di valori e di voglia di fare. Amministrare una città in un momento storico del genere sarà difficile per chiunque.

Sarà il 10 giugno o presumibilmente il 24 giugno, per chi l'ha spunterà sugli avversari solamente le qualità e la propria cultura personale consentiranno di intercettare i desideri dei cittadini e le richieste inascoltate degli ultimi anni. 

Una città ripiegata su se stessa, come è Terni, rivivrà indubbiamente come alle recenti politiche la grande condivisione del voto di protesta ma le amministrative sono completamente diverse dalle elezioni politiche. 
La preferenza cambia tutto lo scenario elettorale, lo spezzettamento del voto dovuto al narcisismo di alcuni candidati pregiudicherà indelebilmente le possibilità dei più accreditati, l'incapacità di unire delle forze politiche allontanerà sempre di più l'elettorato attivo permettendo agli impossibili di disperdere un voto utile alla collettività. Le promesse di incarichi successivi inattendibili si scontreranno con l'aleatorietà del voto.
Candidarsi è un onore per tutti ma per misurarsi, bisogna valutare innanzitutto le proprie potenzialità.
Il merito e la passione sono i caratteri distintivi per il possibile identikit del consigliere comunale, le sorprese sono sempre dietro l'angolo e anche questa volta qualcuno ci stupirà salendo a palazzo Spada non si sa come.






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