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lunedì 28 maggio 2018



La redazione di Ternipolemica.it ha inviato 6 domande, sui temi "caldi" riguardarti la città, agli otto  candidati Sindaco che si sfideranno il 10 giugno. 
Il terzo candidato a rispondere è Emiliano Camuzzi di Potere al Popolo.


1) In una città commissariata quali saranno le sue priorità d'intervento?

Amministrare Terni oggi, con il senso di confusione che pervade la cittadinanza e la crisi in atto, ci vuole  responsabilità e non voglio essere uno spacciatore di speranze.
La prima misura è analizzare attentamente, con i Commissari, il bilancio e vedere le azioni possibili di risanamento. Tre cose posso affermare con sicurezza: il risanamento non peserà sui ceti più deboli. Quindi rimodulazione delle fasce ISEE per i servizi a domanda individuale, con una esenzione per la fascia dai 0 ai 5.000 Euro; progressività della tassazione e studieremo una forma di patrimoniale per patrimoni oltre i 300.000 Euro. Secondo il risanamento non passerà dalla privatizzazione dei servizi pubblici e delle municipalizzate. Le municipalizzate sono al servizio della comunità, vanno sicuramente risanate e potenziate, ma rimangono un bene della comunità, un bene strategico per lo sviluppo economico della città. Terzo le eventuali alienazioni di beni immobili non saranno una svendita del patrimonio pubblico.
Prima si dovrà vedere il possibile recupero a scopi sociali e/o culturali e poi si deciderà quali mettere in vendita e in maniera trasparente.
Si cambierà il metodo di governo della città, una piccola rivoluzione copernicana a costo zero, per ridare certezze ai cittadini: partecipazione; decentramento; trasparenza.

2) Quali sono in breve i Progetti e le proposte immediate per il rilancio del settore terziario da
parte del candidato sindaco Camuzzi nella città di Terni?

Insieme alle azioni sul sistema industriale vanno salvaguardate e tutelate le attività commerciali e artigianali indebolite dalla crisi partendo dagli orari di apertura, dal contrasto alla grande distribuzione e dalla riqualificazione di aree urbane. La risposta alla crisi delle piccole attività di prossimità non può prescindere dal tema della riqualificazione urbana e dalla presenza di un incremento dei flussi cittadini. Potere al Popolo per tutelare le proprie tipicità artigianali ritiene necessario sostenere la formazione che sappia coniugare tradizione con innovazione e promuovere la partecipazione a fiere promozionali. Ritiene necessario sostenere la nuova imprenditorialità e/o la localizzazione di nuove aziende tramite la semplificazione burocratica, lo sviluppo di servizi a supporto e sgravi fiscali. A condizione che le nuove aziende promuova occupazione vera e non precariato. Per lo sviluppo del territorio devono essere riviste anche le politiche di promozione turistica. Politiche che devono tendere ad un turismo di qualità e più stanziale, in grado di coniugare aumento delle presenze con l’equilibrio e la conservazione delle risorse ambientali.  


3) Le infiltrazione criminale nella nostra città, frutto di scelte sbagliate a livello centrale, (vd. Carcere, 41 bis, As e relativo spostamento delle famiglie in loco) hanno minato il nostro
tessuto occupazionale, già provato dalla crisi, e hanno creato un sistema clientelare malavitoso
relativo anche alla gestione dei bandi di aggiudicazione gare. Che cosa ne pensate e quale
potrebbe essere la “terapia” per arginare il malcostume generalizzato della insicurezza
percepita?

Abbiamo denunciato con forza il rischio di infiltrazioni criminali nella nostra regione, l’Umbria non è più un’isola felice e le infiltrazioni malavitose stanno diventando un fattore strutturale, particolarmente pericoloso in un contesto in cui aumentano disoccupazione, precarietà e nuove povertà. La criminalità organizzata infatti continua a tentare di sfruttare la crisi del tessuto socio-produttivo umbro non solo per infiltrarsi, a partire dai fallimenti delle imprese, e qui un ruolo di controllo spetta al sistema bancario, ma anche per costituire in prospettiva un’autentica “terra di mezzo”. A livello regionale proponiamo da tempo che che la Commissione consiliare d’inchiesta su criminalità organizzata e infiltrazioni mafiose insieme al neo costituito Osservatorio regionale sulla criminalità organizzata debbano anche produrre un approfondimento sui meccanismi attraverso i quali la malavita entra nei nostri territori per produrre leggi che sappiano prevenire questi fenomeni.

4) Mobilità alternativa, piste ciclabili e varchi elettronici come bisognerebbe intervenire per
diminuire l’utilizzo delle auto?

Mobilità alternativa e sostenibile. Un altro dei punti critici della città di Terni è l’enorme numero di
auto private che circolano. Questo è frutto anche dell’incapacità di una pianificazione democratica
dei trasporti nella nostra realtà urbana; questo è ancora più grave, se si considera che gran parte del
territorio del nostro comune, è pianeggiante motivo per cui il traffico privato potrebbe essere
ampiamente ridimensionato dando la possibilità ai ternani e non di spostarsi con i mezzi pubblici
e/o alternativi. A questo fine bisogna rivedere il sistema del trasporto pubblico, aumentando gli
orari del servizio serale e quelli festivi e l’istituzione di parcheggi di scambio auto-servizio navette
da installare in diversi punti della città. Contemporaneamente occorre potenziare l’uso di mezzi
elettrici, es. navette aziendali, e riprogettare il sistema delle biciclette a noleggio. Diminuire lo
spostamento di auto attraverso il servizio di autotrasporti e la sua ottimizzazione. La nostra idea di
città aperta, democratica, solidale combacia con l’esempio delle città in transizione fondate anche
sul concetto di lentezza, di ozio creativo inteso come una riappropriazione delle nostre vite, sempre
più schiacciate dalla logica capitalistica della tirannia della velocità; la necessità di rivoluzionare le
relazioni umane, inoltre, si sposa con quella di avere una città a misura d’uomo con ritmi di vita
basati sulla qualità e non sulla quantità. In tal direzione, proponiamo almeno un giorno a settimana senza le auto private (esclusi i servizi di emergenza ovviamente) al fine di riassaporare, oltre ad un aria libera dai veleni, la solidarietà, la convivialità, e lo scambio di saperi tra le persone.

5) Fondi comunitari e smart city, cosa ne pensa il candidato Camuzzi?

Questa domanda per il candidato Camuzzi è un invito a nozze: da rappresentante sindacale
sono stato in prima fila nella vertenza Isrim; abbiamo provato, in quella fase, non solo a
difendere i nostri posti di lavoro, ma anche l’unico presidio della ricerca pubblica della
Provincia di Terni. Quella è stata una scelta scellerata della passata amministrazione,
considerate che l’Isrim ha portato negli anni su questo territorio, decine di milioni di Euro di
fondi comunitari, chi svolge oggi questo compito? Nessuno. Abbiamo anche cercato di
recuperare le competenze che erano in Isrim, attraverso la collaborazione con Asm (e per
questo devo riconoscere la disponibilità del presidente Ottone e del suo management) nel
progetto AsmLab, che aveva tra gli obiettivi anche quello di lavorare sulla prospettiva della
smart city: bene, quel progetto è stato affossato dalla maggioranza nel passato consiglio
comunale, c’è altro da aggiungere?

6) Come rivitalizzare il centro cittadino? E’; in agenda la modifica dell’ordinanza anti-
rumore/movida?

Credo che l’ordinanza anti-vetro sia una sciocchezza, e possa essere usata solo in casi particolari, tipo le partite di calcio. Abbiamo l’esigenza di tutelare due tipi di interessi, quello dei commercianti che pagano tasse altissime ed hanno diritto a lavorare, e quello dei residenti che hanno diritto a riposare; noi proponiamo una movida itinerante, una decongestione del centro cittadino, facendo rivivere con eventi i quartieri periferici e le antiche municipalità.
Anche per questo riteniamo inaccettabile la stangata fiscale ed amministrativa sulle Pro loco, che è bene ricordarlo, si basano sul volontariato; se queste associazioni, da Cesi a Piediluco, a Collescipoli, rinunceranno ad organizzare i loro eventi, la gente si riverserà ancora di più nel centro cittadino, aumentando le criticità ed i conflitti.

Ringraziamo il candidato sindaco di "Potere al Popolo", Emiliano Camuzzi.

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