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lunedì 18 giugno 2018


Se la candidatura dell’avv. Leonardo Latini ha già convinto i ternani, l’elezione si è fermata al primo turno. Tutto lascerebbe pensare che per "Lallo", giovane professionista e intellettuale stimato, ricco di idee, dotato di capacità organizzativa, è che si vinca a mani basse contro il candidato Cinquestelle. Il ballottaggio è un’altra votazione e nessuna elezione è priva di insidie, a cominciare da quella dell’assenteismo dal voto, il riscatto della città di Terni potrebbe partire proprio dall'entusiasmo dell'elettorato. Thomas De Luca venderà cara la pelle fino alla fine, e ogni risultato è possibile.

Venerdi pomeriggio a palazzo Gazzoli i due competitors al ballottaggio Thomas De Luca e Leonardo Latini si sono affrontati politicamente nell’incontro organizzato dall’Ordine degli Ingegneri.
“Un nuovo patto di territorio per dare risposte attuali per la Terni del 2030, un cambiamento reale della città” così si esprime aprendo il dibattito il candidato pentastellato Thomas De Luca.
Lavoro, salute e giustizia civile. Sono le tre priorità per la città e in assoluta discontinuità con l’impatto ambientale”.
Altri punti sui quali De Luca pone attenzione e mette nella lista delle priorità è dare risposte ai problemi immediati dei cittadini (emergenze sociali), la capacità di andare oltre, guardare fuori dalla Conca e la capacità di saper analizzare i dati oggettivi per pianificare una strategia a lungo termine".
 “I cittadini – spiega De Luca – dovranno avere la possibilità di lavorare a Terni, voglio ottenere un risultato per tutti  e non come singola persona. Come sindaco istituirò subito un osservatorio permanente sulla questione ambientale, uno studio epidemiologico e le deleghe sulla sanità rimarranno nelle mie mani, a Terni serve un cambiamento basato sul coraggio e non sul terrore”.
"Sono pronto a governare con una squadra ‘monolitica’ basata su un programma chiaro, senza compromessi e spalancando le porte del comune alla gente".

“Un cambiamento radicale, discontinuità con il passato, basta briciole per Terni che deve ritornare al posto che gli compete” spiega il candidato del centro destra Leonardo Latini".
“Già in passato – continua  Latini – la città con le giunte di Ciaurro aveva conosciuto un periodo prospero, florido, in cui era ritornata a riappropriarsi della propria identità. Il primo cambiamento che vorrei portare è quello che riguarda il rapporto con i cittadini. La passata amministrazione ha preso le distanze dalla gente, noi vogliamo riaprirci, ed essere disposti all’ascolto, ritrovarci come comunità”. 
"Tutti i funzionari e dipendenti dovranno essere al servizio dei cittadini. Questi sono i presupposti per dare attuazione al programma che va ad affrontare tutte le problematiche della città: ambiente, lavoro, sicurezza, rinascita culturale, decoro, sviluppo economico”.
"Bisogna liberare quelle energie dove la città ne è stata imbrigliata, Terni deve tornare ad esprimersi attraverso i corpi intermedi per costruire un tessuto sociale ed economico ormai lacerato. Ripartire"

Alla sala Blu di Palazzo Gazzoli, i candidati De Luca/Latini si sono confrontati in un faccia a faccia  per indossare l'ipotetica fascia tricolore di sindaco di Terni per il post 24 giugno. 

Sul palco, per l’iniziativa dell’Ordine degli Ingegneri, con tempi rigorosissimi hanno risposto alle domande di diversi giornalisti accreditatasi in sala per il confronto. 


Meno aggressività e più pacatezza per il candidato di centrodestra, Leonardo Latini, più incisività e spensieratezza per il più giovane, Thomas De Luca.
Il faccia a faccia ha lasciato trapelare divergenze sulle rispettive personalità, dal rassicurante Latini al pungente De Luca forte dell'esperienza della precedente consiliatura.
Le domande degli undici giornalisti accreditati.
Sul turismo, "Latini ha sottolineato come «la messa a sistema della cascata delle Marmore sia stata un’invenzione della giunta Ciaurro. Noi dobbiamo investire sul turismo sportivo outdoor, enogastronomico e culturale facendo leva su San Valentino. 
Per De Luca integrazione fra settori e marketing territoriale, non solo "campo base" per la cascata delle Marmore ma creare i presupposti per fermarsi nel territorio. La conca e i territori limitrofi possono diventare un enorme parco a tema all’aria aperta, incentrato sullo sport".

Per le opere incompiute, "Thomas De Luca, auspica di avere un palasport fondamentale sia per le manifestazioni culturali che gli eventi sportivi e non. Sulla fontana di piazza Tacito, bloccata da vincoli bisogna interpellare subito il ministero della Cultura mentre per il teatro verdi lo studio di fattibilità e project financing è l'unica soluzione. Leonardo Latini prima le manutenzioni ordinarie e straordinarie della città poi intervenire sulle opere incompiute. L'elenco delle priorità va stilato in base allo stato ed ai finanziamenti disponibili per ciascun progetto".
Sull’ambiente lo scontro era inevitabile, "De Luca ha accusato Latini di non sapere che gli inceneritori ternani non bruciano rifiuti solidi urbani ma pulper di cartiera proveniente da Lucca. Lo studio Sentieri dimostra che Terni è tra quelle realtà fortemente inquinate con un incremento di tumori maligni fra le giovani generazioni. Basta inceneritori a Terni, dichiara De Luca. 
Sull’acciaieria il candidato pentastellato ha affermato che bisogna abbattere le emissioni diffuse di metalli, mettere in sicurezza la discarica di Ast e realizzare dopo anni di attesa l’impianto di riciclo delle scorie. Che fine ha fatto Catricalà? 
Per Latini, Terni attraverso il governo, dovrà diventare il caso nazionale con un piano straordinario di interventi. Per gli inceneritori mi impegnerò- dichiara Latini- perché non vengano riconvertiti né vengano concesse nuove autorizzazioni, spingendo sulla raccolta differenziata. 
Traffico, teleriscaldamento e verde, paghiamo i grandi errori del passato e dobbiamo intervenire per il cambiamento".
Sulla mobilità, "De Luca dichiara vogliamo mettere ogni cittadino in condizione di lavorare e vivere il proprio tempo libero senza più possedere un mezzo privato. Scherno in sala subito ridimensionato e poi l’esempio-Oslo, european green capital del 2019, autobus ad idrogeno e più mezzi pubblici in centro.
Latini parla invece di necessità di creare un nuovo percorso, abituando i cittadini ad andare a piedi o in bicicletta sfruttando un territorio disponibile".
Terni ha bisogno di confrontarsi con nuove realtà e uscire da qualsiasi "cerchio magico", adottando le migliore misure per tornare ali livello che gli compete, su questo entrambi i contendenti sono perfettamente in sintonia.
Sull'immigrazione e sulla sicurezza più slogan che certezze, aumento dei controlli e assunzioni nella polizia locale e una laconica espressione il nostro territorio "è saturo" per Latini mentre De Luca, "in fatto di sicurezza, è partito dallo stato di salute della città. in un contesto dove ci si sente automaticamente stranieri in casa propria e dove gli stranieri sono confinati in una sorta di ‘sala d’aspetto’, siamo fiduciosi sulle nuove strategie del Governo".
Sull'economia e sul voto utile da parte di chi ha votato per altri al primo turno i discorsi sono stati diretti sia sull'opportunità di guardare oltre Perugia mentre sull'elettorato senza distinzioni e senza apparentamenti confrontarsi sui programmi senza pensare al Governo nazionale e sui disastri delle amministrazioni sbagliate. 
Destra o sinistra gli elettori hanno dimostrato di votare le persone, le distinzioni del passato sono superate.
Negli appelli finali ironia e sarcasmo per entrambi.

De Luca " il 24 giugno ci troviamo difronte ad un'alternativa o cambiare o ritrovarci nella stessa situazione. Solo con M5S possiamo cambiare Terni". 
Latini: "La Lega ha dato prova di buona amministrazione, sta a voi cittadini decidere il meglio".



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