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mercoledì 18 luglio 2018

È decisamente a malincuore che venti membri del direttivo del circolo Cospea- San Giovanni sono costretti a scrivere queste poche righe inerenti il documento letto oggi a mezzo stampa, sottoscritto da numerosi segretari di circolo tra cui il reggente del circolo Cospea - San Giovanni. 

I sottoscrittori non ritengono che sia utile, produttivo né corretto trattare argomenti propri della vita interna di un partito occupando spazi pubblici che andrebbero interessati con temi di ben altro spessore e sostanza. 
Si rende però necessaria esprimere la netta, marcata, siderale distanza dal succitato documento e per diffidare il reggente del circolo San Giovanni - Cospea, dal quale ci si aspettano naturali e ovvie dimissioni, il quale - subentrato al vincitore del congresso, Claudio Feliciani, allontanatosi per motivi strettamente personali - dopo aver ascoltato i pochi presenti  membri del direttivo e non aver posto in votazione alcunché, ha espresso a nome e titolo del circolo una posizione meramente personale. 

Proseguono- "Noi siamo stati sostenitori di una mozione congressuale che nel nostro circolo ha fatto incetta di voti e che ha sostenuto il segretario provinciale ma non ha votato né mai sostenuto la segretaria comunale". Il suo allontanamento è faccenda interna alla maggioranza; che trovi il coraggio di sfiduciare la segretaria nell'unico luogo deputato a farlo, l'assemblea comunale, e se qualcuno che ha indicato la segretaria ha cambiato idea lo dica senza bisogno di orchestrare operazioni parallele di organi che non hanno voce in materia,  che si prestano soltanto a dare spallate.

"Questi metodi autoreferenziali, sanno di vecchia, vecchissima politica, l'approccio che lo sottende è uno dei motivi principali che stanno alla base dell'allontanamento delle persone dal partito democratico". I circoli utilizzati solo per operazioni di facciata, voltafaccia della segretaria che ha varato una lista al comunale "espressione dei circoli" come fu detto, stilata di comune accordo con gli stessi firmatari, alcuni anche candidati, che ora le voltano la faccia perché tutto cambi affinché non cambi nulla.
Noi vogliamo-concludono- i sottoscrittori che i circoli parlino di argomenti legati al territorio, che parlino dei problemi del centro e delle periferie, umili e laboriosi, come una corretta presa d'atto del risultato elettorale detterebbe, altrimenti gli stessi firmatari, tramite il succitato documento sembrano richiedere le loro stesse dimissioni

"Che i segretari vengano in assemblea a presentare le attività, i problemi, a presentare i numeri dei loro iscritti e di come hanno condotto ed è andata la campagna elettorale, invece di  impelagarsi in questioni inerenti assetti in capo all'assemblea comunale che non interessano di certo i cittadini ma unicamente i diretti interessati". I circoli che non fanno i circoli e parlano della centralità dei circoli, una meta-retorica che ci fa dire che a noi non sono mai piaciute le operazioni di facciata: non ci sono piaciute con l'elezione della segretaria, continuano a non piacerci con il suo defenestramento.

I sottoscrittori: Boccia, Canali, Ciurletti, Feliciani, Burgo, Pennoni, Diamanti, Napolini, Bianchini, Pizzotti, Pragliola, Cresta, Bologna, Cianchetta Marco, Vagaggini, Babucci Assunta, Federici Cinzia, Feliciani Martina.




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