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sabato 19 gennaio 2019

Arriva l'esonero, congelato a dicembre, di De Canio, insieme alla presentazione, esordio inaspettato, del nuovo Ds, Luca Leone. Un déjà vu in piena regola, una storia già vista lo scorso anno e ripetuta nuovamente senza colpo ferire anche nel 2019. Il "giovane" Leone, come la storia ci racconta, si è presentato dichiarando che non è un tagliatore di teste e non gli piace trovare un capro espiatorio, la Ternana è forte e solo ricompattandosi potrà recitare un ruolo da protagonista. Vogliamo crederci, ma non "vendiamo la pelle dell'orso prima di averlo ucciso", per esporsi bisogna conoscere realmente una società e poi sbilanciarsi. Il destino di mister De Canio era segnato e oggi più che mai si è colta la palla al balzo per esautorarlo definitivamente. La società rossoverde continua a sbagliare e le colpe come ha giustamente dichiarato Leone, non possono essere di una sola persona, vanno equamente divise. Il Patron Bandecchi non parla e chissà se sia un bene o stia meditando altro, la pazienza avrà un limite?
In una società lungimirante con strategie ben definite non sono ammesse distrazioni del genere, gli errori a ripetizione dovrebbero far riflettere e mettere in dubbio non solo la guida tecnica. 
In qualsiasi organizzazione chi sbaglia dovrebbe fare un passo indietro e soprattutto ammettere le proprie défaillance nella gestione di un progetto. Troppo narcisismo e meno riserve, il Presidente Ranucci nella conferenza per il congedo di De Canio ha parlato di Sliding doors, appunto, la vita è una casualità e a seconda della strada che prendi il tuo destino cambia, in una società le dinamiche sono completamente diverse. Gli avvicendamenti per puro personalismo, le ripicche per delegittimazione senza esami di coscienza interiori servono a ben poco. De Canio esce mestamente da una situazione non adatta a lui, umanamente ci dispiace per la sua onestà intellettuale e per la dignità di un uomo che non ha abbandonato la nave prima che succedesse l'irreparabile. Dal punto di vista tattico possiamo contestargli qualsiasi cosa e sull'epilogo premeditato a priori aspettiamo i prossimi eventi. Pagni docet.
In rampa di lancio per la nuova conduzione c'è Alessandro Calori, un predestinato per la panchina della Ternana, già accostato ai colori rossoverdi negli ultimi anni. Un sergente di ferro che dovrebbe battere la concorrenza di Camplone e Cosmi. Sarà probabilmente un ex biancorosso a sedersi sulla panchina della Ternana, tre caratteri forti per una malata immaginaria.


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