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lunedì 11 febbraio 2019

La Segreteria Ugl Metalmeccanici Provinciale propone una riflessione sul futuro del territorio, sulle strategie e sulle azioni necessarie per la sua valorizzazione, soprattutto per quanto riguarda il settore Industriale, che necessita sia di una rivitalizzazione focalizzata su tecnologie innovative sia della creazione di un contesto favorevole all’imprenditorialità. 
Le parole sono di -Daniele Francescangeli- segretario Provinciale Ugl, il territorio di Terni-Narni, definendo e valorizzando una propria “identità” strategica per il sistema Nazionale, deve riprogettare con chiarezza il proprio ruolo e il proprio futuro nello scenario italiano ed internazionale e programmare azioni coerenti per realizzare la sua visione strategica. 
La chiave è dunque la capacità di leggere, anticipandoli, i trend di mercato competitivi e tecnologici in corso a livello globale, in modo da riuscire a governare con efficacia gli inevitabili cambiamenti che ne derivano. 
Inoltre, a fronte di un aumento della competizione tra territori, è indispensabile predisporre politiche e strumenti idonei a sostenere nel tempo la capacità produttiva delle imprese. 
L’AST, società appartenente al Gruppo ThyssenKrupp e principale motore dell’economia locale, ha attraversato nel 2014 un periodo difficile che ha generato un piano di esuberi e perdite rilevanti di personale. In quell’anno si è raggiunto un accordo che vincolava la multinazionale a un numero di occupati diretti di 2400 dipendenti (mai raggiunto) a 1ML di colato e investimenti per 170ML di euro per i quattro anni successivi dalla stipula dello stesso.
Le aziende dell’indotto siderurgico (circa 110 imprese per complessivi 2.000 dipendenti) hanno riscontrato sin da subito difficoltà nell’affrontare alcuni cambi di gestione in AST nell’ambito di logiche di acquisto e di pagamento, subendo una riduzione del numero di occupati. La Società delle Fucine, produttore di fucinati di grandi dimensioni in acciaio destinati ai settori energia, meccanica, chimica, petrolchimica, è entrata in una fase di profonda crisi industriale cosi come il Tubificio, che vede dimezzata la produzione finale, cosi ASPASIEL ormai non più società, e Titania che ha cessato tutte le lavorazioni ormai da anni. Oggi l’amministratore delegato di Ast propone a parole un nuovo piano industriale che a nostro parere non si può definire tale visto che da 2400 dipendenti si scende a 2300 , che da 1 ML di Ton di fuso si scende a 920,00 e che gli investimenti saranno di 50 ML . Per la UGL- conclude Francescangeli- questo si chiama nuovo piano di ristrutturazione fatto di sacrifici e di tante paure . L’incontro già fissato al MISE sarà un momento per rimettere tutte le idee in fila e sopratutto per fare rimuovere queste pregiudiziali alla multi nazionale. 

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