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martedì 12 marzo 2019

Il comunicato di Emanuele Fiorini non lascia scampo a dubbi, "al momento non esistono più le condizioni per andare avanti, i miei elettori mi chiedono di continuare a lavorare sulle priorità di Terni e del territorio regionale". Il consigliere rimarca i traguardi già raggiunti dalla giovane Giunta Latini, il quale è riuscito a riequilibrare i conti dopo la triste vicenda del dissesto e la pesante eredità ricevuta. Il colpo non è diretto al sindaco, Leonardo Latini, e il passaggio al gruppo misto presumibilmente non dovrebbe creare problemi alla stessa maggioranza. Il suo disagio parte da lontano, dalla compilazione delle liste per le amministrative fino alla vittoria della Lega alle politiche, un susseguirsi di passaggi indigesti fino ad oggi.
Fiorini è il simbolo della Lega,  è riuscito a portare la Lega Umbria dal nulla fino al 30%, sfruttando sicuramente il trend a favore ma con un coraggio e una tenacia inaudita, nessuno potrà mai negarglielo. Il sindaco è stato sempre al suo fianco, la sua onestà intellettuale e il rispetto verso l'uomo Fiorini non è venuto mai meno.
La scelta di Fiorini, a tutti sembra azzardata, ma mai dire mai al "bontempone" Fiorini che deriso per le sue gaffe non "Politically Correct" ha vinto e si è confermato quando è stato pesato sulla sua reale forza.  Non tutte le ciambelle riescono con il buco ma il "rustico" Fiorini potrebbe calare nuovi assi nella manica. Nella maggioranza sono in tanti a "tremare" e pronti ad avanzare proposte per le prossime elezioni regionali, ora che Fiorini è out, e chiedere non impossibili rimpasti di Giunta. Dal gruppo misto nuovi ingressi nella Lega potrebbero essere maturi. Per il moderato e saggio sindaco i nodi da sciogliere aumentano. Crescono i mal di pancia nella Lega e in Giunta, tra i personalismi insistenti e le troppe interferenze di un Commissario scomodo, forse inopportuno nei tempi e nei modi, e parlamentari "sicuramente" influenti e poco credibili politicamente.
Una matassa difficile da sbrogliare per un uomo pacato e concreto che, o trova la coesione nel suo partito o rischia di subire le illegittime richieste dei politicanti in carriera. Tutti vorrebbero provarci, la Lega fa gola a "parecchi" e salire sul carro dei vincitori è un obiettivo elettorale a medio termine.
Nel giorno del suo compleanno, 9 marzo, Matteo Salvini, ha dovuto ingoiare la polpetta avvelenata di sir Fiorini, triste ma vero, il ternano è riuscito a rovinargli la sua festa di compleanno. "La troppa sicurezza non è sempre fonte di guadagno".






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