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domenica 3 marzo 2019

Photo Credits: S. Francioli
La Ternana incamera l'ennesima sconfitta stagionale, non vince dal 27 dicembre del 2018 e scende irreversibilmente nei bassifondi della classifica. La responsabilità certamente non è dei due ripresi all'uscita dal campo, Fabio Gallo e Stefano Bandecchi, per il secondo solo quest'anno. La triste storia dell'avventura Unicusano, parte dall'anno scorso, dalle strategie sbagliate di mercato, dalle roboanti promesse disattese e dai continui avvicendamenti senza criterio nei due anni di gestione. Una gestione societaria comica, pittoresca e avventuriera, il capitolo che riguarda l'organico di quest'anno non merita grandi commenti, una squadra del genere allestita per ben figurare in serie B non può certamente fare queste magre figure in un campionato di Lega Pro. Giocatori del calibro di Vantaggiato e Fazio, lontani dalle migliori prestazioni e giovani di belle speranze come Altobelli e Palumbo ombre di se stessi. Non ci sono parole se non come ha detto dal primo giorno che è arrivato Fabio Gallo, "se sono il terzo allenatore qualche problema ci sarà sicuramente e i giocatori devono tirare fuori gli attributi". Il mister sicuramente non sta facendo la parte del "coglione", è stato chiaro dall'inizio e la sua impronta si vede, il problema innaturale è la questione caratteriale e identitaria, un gruppo senza nerbo e reazione che gioca quasi per piacere. Il tifo ternano dopo aver parlato con Bandecchi post-uscita di scena del Presidente Ranucci, sembra aver alzato la voce, un sussulto di dignità, una protesta a fine gara ben diversa dalle vere contestazioni degli anni 90'. Il calcio e la passione per questo sport è cambiata, no alla violenza ma una protesta sana e civile per rivendicare il rispetto per la maglia servirebbe eccome.
Torniamo a noi, il problema comunque sta a monte, la squadra è scarsa ma se "il pesce puzza dalla testa" i conti non torneranno mai. Il prossimo anno, nonostante le rassicurazioni e i nuovi propositi, Stefano Bandecchi potrebbe non essere più al timone della vecchia gloriosa società rossoverde,  bisognerebbe resettare tutto e fare un ripulisti in piena regola nell'organigramma. Troppe figure, tanti doppioni e incarichi non definiti che creano solamente mala organizzazione. Anche chi scende in campo potrebbe risentirne. Ripartiamo da capo, purtroppo al momento non sappiamo nemmeno in quale categoria ma di sicuro un minimo di amor proprio bisognerà riconquistarlo anche se perderemo la categoria. Pochesci ha "sparato" verso i giornalisti e verso l'ex Presidente Ranucci, se ne assumerà le responsabilità ma certamente in questa società emergono più i lati oscuri che la trasparenza e la pazienza ha un limite. Orgoglio e rispetto per dei colori storici, personalmente sono stanco di troppe parole alle quali i fatti non hanno trovato nessun riscontro. E' ora di giocare a carte scoperte e di dire la verità su cosa sta succedendo, una Ternana del genere forse non si è mai vista.

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