L’azienda metalmeccanica di maratta, da pochi mesi di proprietà della multinazionale chiuderà definitivamente per una incontrovertibile crisi sui mercati di competenza. I 60 lavoratori del sito che dopo Pasqua hanno visto sindacati e aziende ratificare l’intesa formale sul riconoscimento e l’entità definitiva degli incentivi all’esodo. Dal 6 aprile cassa integrazione straordinaria per 40 addetti e una 15 resteranno per mettere in sicurezza gli impianti prima di essere delocalizzati. Dopo i 24 mesi comincerà la procedura di mobilità e pochi saranno in regime di pensione. Chi è a tempo determinato potrà usufruire passando ad indeterminato attraverso gli ammortizzatori sociali. Le istituzioni passive e disinteressate verso lavoratori che da un giorno all’altro hanno visto vanificare il loro futuro e per la maggior parte parliamo di under quaranta. Menefreghismo e indifferenza!!!!
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