martedì 7 febbraio 2017

Associazione "Iniziativa liberale": le proposte




"L’Ambiente e l’Aria che respiriamo sono il risultato di un sistema complesso di fattori che per Terni si concentrano in tre principali comparti. L’industria ha l’impatto maggiore con il 41% di emissioni inquinanti a seguire il comparto Domestico con il 32% e il Veicolare con il 27%". 

Il Presidente di Iniziativa Liberale, Carlo Viola ha le idee chiare e ogni azione che verrà intrapresa andrà collocata all’interno di un piano Ambientale pluriennale. 


I principali elementi chimici che questi tre comparti generano e che hanno grande rilevanza inquinante per le tn/anno di emissione sono il Monossido di Carbonio(63%), gli Azoti  e le Polveri sottili. 

Quanto questi valori incidano sulla salute e sulle malattie specifiche, ad oggi i riscontri oggettivi e le analisi aggiornate poste in relazione alla popolazione effettivamente residente non sono a disposizione. 

L'avvocato Carlo Viola prosegue delineando il quadro sopra descritto che spiega chiaramente il peggioramento del posizionamento di Terni negli studi Nazionali e Internazionali in materia ambientale, un “trend molto negativo almeno negli ultimi 15 anni”. 


La sintesi, dalle relazioni del Convegno.
Il punto di partenza Terni  ha una posizione molto sfavorevole alla dispersione degli inquinanti emessi dalle diverse fonti per la particolare condizione orografica, gli elementi chimici, le polveri anziché essere dispersi nell’atmosfera tendono a subire un effetto boomerang e ricadono sul territorio e questo rende ogni tipo di intervento meno efficace rispetto ad altre città italiane dove il ricambio di aria risulta più agevole. I dati forniti dall’Arpa a disposizione della popolazione e delle Amministrazioni non sono sufficientemente organizzati ed aggiornati.  Analoga situazione possiamo riscontrarla per gli aspetti sanitari; lo studio più autorevole sugli effetti sanitari attribuibili con certezza all’inquinamento, il famoso progetto Sentieri, evidenzia, per la situazione ternana, un livello probabile (ma non certo) di eventi morbosi.

La situazione attuale: i  dati che evidenziano come la situazione ternana è molto complessa e deve destare preoccupazione. Dal rapporto di Legambiente “Malaria di Città 2016” [dati 2015] Terni risulta tra le 48 delle 90 città italiane monitorate che ha superato la soglia dei 35 giorni consentiti per legge per la concentrazione di polveri sottili (PM10); per questo parametro Terni si colloca al 22 posto con 69 giorni di superamento; per quanto riguarda l’Ozono troposferico e il Biossido di Azoto dallo stesso rapporto Terni risulta conforme ai limiti di legge mentre il 33% dei capoluoghi di provincia monitorati (28 su 86) ha superato il limite per l’Ozono e il 12%  le indicazioni per il Biossido di Azoto. Questi dati sullo stato di qualità dell’aria non possono essere confrontati con i dati contenuti nell’Inventario Regionale delle Emissioni in Atmosfera (che è un catasto di tutte le sorgenti d’inquinamento e delle relative quantità di inquinanti immessi in uno specifico anno) per due sostanziali ragioni: l’ultimo aggiornamento dell’inventario risale al 2013; non è possibile verificare il contributo di alcune specifiche attività industriali come ad esempio quello relativo agli impianti di termovalorizzazione dei rifiuti - oggetto di accese polemiche locali – che potrebbero essere calmierate o consolidate su base scientifica una volta noti i contributi in termini di emissione di detti impianti, rispetto al resto delle emissioni attive nella conca ternana.

Le ulteriori considerazioni: all’esito del convegno, l'associazione intende affermare che esistono tutta una serie di soluzioni sostenibili che possono aiutare a contrastare l’inquinamento in maniera efficace, ancorché non definitiva. 
Tra questi troviamo gli interventi mitigativi, finalizzati a migliorare la qualità dell’aria contribuendo a rimuovere gli inquinanti già emessi (forestazione urbana per l’assorbimento di polveri sottili PM10) e gli interventi finalizzati invece a ridurre all’origine le emissioni atmosferiche sviluppando sistemi alternativi per poter godere dello stesso confort o servizio ma riducendo le emissioni; tra questi possono farsi molti esempi che in altre città virtuose hanno portato significativi risultati e sui quali a Terni parla da ormai troppo tempo (oltre un decennio) senza arrivare ad un risultato concreto. Basta citare la metropolitana di superficie, o la rete di teleriscaldamento che avrebbe dovuto servire gran parte di Borgo Bovio, o ancora la realizzazione di piste ciclabili sicure per rendere accessibili intere aree densamente popolate come ad esempio Borgo Rivo.

Iniziativa Liberale si propone di attivarsi presso le istituzioni, a qualsiasi livello, affinché a Terni sia attuato senza indugio un approccio sistematico al tema Ambientale e quella di Terni e Narni venga riconosciuta a livello Nazionale come un’Area Ambientale Complessa

Tale individuazione dovrà comportare: 

a) la richiesta di uno studio approfondito ed esauriente sulle condizioni in cui versa quest'area, sia sotto il profilo ambientale, sia sotto quello sanitario; 
b) la conseguente richiesta di individuare l’area come sede per attuare, anche a titolo sperimentale, tutte le migliori pratiche di abbattimento degli inquinanti, con incentivi e agevolazioni fiscali per le caldaie, per la realizzazione di piste ciclabili, per la riforestazione urbana, il teleriscaldamento e quant’altro. 
C) vengano attivati dalle istituzioni competenti dei controlli e dei monitoraggi sistematici per singolo comparto rispetto alle norme già esecutive e ne venga data trasparente informativa ai cittadini, affinché ne scaturisca un progetto educativo rivolto a tutte le fasce della popolazione.


Solo con un approccio completo e sistematico all’Ambiente ed una proposta seria ed efficace potremo invertire, conclude Carlo Viola, evitando sterili protagonismi, quel trend di depauperamento della qualità dell’Aria che respiriamo e contribuire a modificare quella percezione, ormai diffusa tra i cittadini, di noncuranza da parte delle Amministrazioni locali e delle Istituzioni preposte verso temi vitali, come il degrado cittadino che si offre oggi agli occhi di tutti noi.









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