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domenica 18 settembre 2022












La Ternana vince un derby con pazienza e senza bel gioco, ma nell'era Bandecchi porta in cassaforte il quarto successo, terzo con Cristiano Lucarelli. Un cambiamento di mentalità dalla precedente gestione Longarini. La Ternana è in zona play off, torniamo indietro negli anni ai tempi di Grabbi anche se siamo solo alla sesta giornata. Fantacalcio al momento ma consapevolezza che la Ternana cresce come personalità e crede nei propri mezzi. Sorensen, Corrado e Partipilo su tutti ma una squadra che soffia nonostante le difficoltà e le defezioni, anzi opportunità. Il grande Iannarilli sempre defenestrato e messo in dubbio è una diga, un ragazzo maturato grazie al suo preparatore che senza colpo ferire se ne è sempre infischiato nell'essere messo in forse. Una Ternana con gli attributi e soprattutto che riesce a soffrire senza soccombere. Vivere un derby senza timore reverenziale e giocarsela per vincere per una città provinciale come Terni è un grande obiettivo dopo anni di sudditanza subdola verso il capoluogo di Regione. Una soddisfazione, anzi un orgoglio senza dimenticare che senza Terni l'Umbria per quanto riguarda i sostegni economici non esisterebbe, l'Ast di Arvedi e l'idroelettrico della Cascata delle Marmore rappresentano più della metà del Pil, i ternani non lo dimenticano. La Ternana merita rispetto anche per questo, lo stadio, la clinica e la sua vocazione industriale. Attenzione la Terni degli anni 60' è pronta a tornare, da Umbriajazz alla prima promozione in serie A. Senza sogni ma è giusto ricordare la posizione che merita la città di Terni nonostante la sua imperdonabile sudditanza con Perugia creata inconsapevolmente dai politici e supportata dalla sua stessa mediocrità nell'amministrare a traino.






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