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giovedì 2 agosto 2018

Il progetto è stato consegnato formalmente: il passo, decisivo, per la realizzazione di Leolandia Umbria, il grande parco giochi che dovrebbe sorgere nella zona di Nera Montoro – San Liberato, si è concretizzato dopo un semestre di duro lavoro degli staff tecnici, per rispondere alle procedure di Invitalia, l’agenzia governativa preposta allo sviluppo economico del territorio

Ora tutto passa nelle mani dei tecnici del Ministero dello Sviluppo economico; massima attenzione anche da parte della Regione dell’Umbria oltreché del Comune di Narni: saranno loro a sostenere la richiesta per farla avanzare nell’iter che, come sempre in questi casi, non sarà facilissimo. Ma il dato è tratto, l’investimento ha preso forma concreta al di là delle prime intenzioni. E c’è grande fiducia in casa Leolandia UmbriaÈ stato un lavoro lungo e complesso – spiegano proprio da Leolandia Umbria – in quanto le procedure di Invitalia sono molto dettagliate ed approfondite nella progettualità. 

Dalle carte si evince allora che l’investimento sarà di oltre trentasei milioni di euro e prevede, una volta messo a regime, complessivamente duecentocinquanta posti di lavoro, oltre l’indotto; il parco sarà ispirato da quello lombardo che porta lo stesso nome, Leolandia, e che, lo  certifica Tripadvisor, la società online che “contabilizza” sia le presenze che le preferenze dei luoghi di turismo, è al primo posto in Italia. 

Seguiremo con priorità massima l’evoluzione del progetto, così come da tempo stiamo facendo, in considerazione del fatto che esso rappresenta un’assoluta novità per la nostra regione, in grado di sviluppare un mercato ed un’impresa culturale e turistica straordinaria”. 

Lo dice il sindaco, Francesco de Rebotti a proposito del progetto per la realizzazione di Leolandia a Narni. “Accanto a tutto ciò – aggiunge il sindaco – il parco a tema è anche un’occasione imperdibile di crescita e lavoro che si posiziona accanto agli investimenti, che stanno caratterizzando il territorio narnese, nell’industria manifatturiera. La presenza di Leolandia – osserva ancora - può e deve diventare un volano di promozione del patrimonio artistico e naturalistico. Un rapporto di reciproca promozione".

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