A seguito delle indagini svolte per oltre due mesi dai carabinieri del Noe, il sindaco di Terni ha firmato l'ordinanza con la quale è stata fermata l'attività dell'inceneritore Terni Biomassa di Maratta.
La decisione è stata presa dopo che l'ASL di Terni ha comunicato di aver riscontrato degli sforamenti, di oltre quattro volte, dei limiti consentiti per le concentrazioni di diossine e furani, i quali possono comportare un pericolo per la salute pubblica.
Già nei giorni precedenti la Regione aveva inviato una diffida a Terni Biomassa con la quale venivano indicate quindici prescrizioni a cui l'Azienda doveva adempiere dopo i controlli del Noe.
La sospensione disposta avrà effetto fino al ripristino delle condizioni autorizzative, saranno Regione ed Arpa a dover effettuare i relativi controlli ed adottare le misure eventualmente necessarie.
Gli eventi accaduti, i quali hanno logicamente rinfocolato le polemiche, dimostrano ancora una volta che l'emergenza ambientale nella conca ternana non possa essere in alcun modo sottovalutata e come vi sia invece la necessità di salvaguardare in via prioritaria e con ogni mezzo la salute e l'incolumità dei cittadini.
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