sabato 9 novembre 2024

Il Pd di Terni invita la Presidente della Provincia Laura Pernazza a non confondere il ruolo istituzionale

“Laura Pernazza confonde il suo ruolo istituzionale da presidente della Provincia di Terni, con quello di candidata del suo partito – Forza Italia - alle regionali. In questi anni ci aveva già abituato alla sovrapposizione fumosa del ruolo politico a quello istituzionale. Tanto che il suo profilo Facebook istituzionale “Laura Pernazza – Presidente della Provincia di Terni”, corredato da immagine profilo elettorale, posta una serie di foto e video di attività svolte come presidente della Provincia e a suo tempo documentate e diffuse dai canali istituzionali dell’ente. Tra i tanti, c’è un video in particolare che colpisce la nostra attenzione e che dovrebbe colpire anche quella degli organismi preposti al controllo: è il video di un progetto, Giovani in cantiere, finanziato da Upi e Presidenza del Consiglio del Ministri - la Provincia come ente capofila - in cui compaiono persone, studenti di scuole medie e superiori, rappresentanti di istituzioni locali come Università, Arpal e Its, Anci, società private come agenzie di reclutamento lavorativo. Questo video, che compare nei canali social del progetto, è stato manipolato con varie aggiunte e si conclude con un’immagine della Pernazza candidata, con claim elettorale e logo di partito. Questo rende tutti coloro che vi compaiono, inconsapevoli attori della propaganda elettorale di Laura Pernazza - candidata”. Affermano in una nota congiunta i segretari della Federazione provinciale e dell'Unione comunale dem Fabrizio Bellini e Pierluigi Spinelli, che proseguono: “Si tratta di un comportamento quantomeno inopportuno e scorretto, se non addirittura sanzionabile e contrario alle normative che regolano la privacy e le competizioni elettorali. La federazione provinciale del Partito, oltre a stigmatizzare tali azioni, chiede formalmente a Laura Pernazza di agire con correttezza e nel rispetto delle regole della competizione elettorale. In primo luogo rimuovendo contenuti non autorizzati dalla sua propaganda e riservandoci ogni successiva eventuale valutazione, nel caso persistesse un atteggiamento inadeguato”.

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