“Come ribadito anche dal presidente della Sezione Controllo della Corte dei Conti dell’Umbria, Antonello Colosimo, la Giunta Proietti dispone oggi di 14,2 milioni di euro, risorse reali e vincolate alla sanità, frutto della gestione prudente e trasparente della passata amministrazione di centrodestra e civici. Una somma che deriva dall’accantonamento istituito nel 2023 dalla giunta Tesei dopo i rilievi della magistratura contabile in merito ai trasferimenti dal Fondo sanitario regionale all’ARPA Umbria, effettuati sulla base di una norma regionale risalente al 1998 e mai contestata fino ad allora. Oggi la presidente Proietti si trova dunque a gestire un tesoretto di 14,2 milioni già disponibili, che devono essere destinati al potenziamento dei servizi sanitari e alla riduzione delle liste d’attesa. Alla luce di questi ulteriori milioni in disponibilità del bilancio sanitario, in considerazione delle dichiarazioni del presidente Colosimo e della riscossione del payback dispositivi medici, chiediamo il ritiro immediato della manovra, che si conferma ancora più inutile, e che, a partire dal prossimo gennaio, rischia di mettere in ginocchio famiglie e imprese umbre. I conti lasciati dalla passata amministrazione erano solidi e in ordine, e la prudenza di allora permette oggi alla giunta Proietti di disporre di un bilancio più forte. La sinistra ora mostri un briciolo di onestà intellettuale e rispetto nei confronti dei cittadini umbri: faccia un passo indietro ed eviti un salasso fiscale immotivato da oltre 180 milioni”.
Così in una nota i consiglieri regionali di opposizione
Donatella Tesei e Enrico Melasecche (Lega Umbria); Eleonora Pace, Paola Agabiti e Matteo Giambartolomei (Fratelli d’Italia); Laura Pernazza e Andrea Romizi (Forza Italia); Nilo Arcudi (Umbria Civica)

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