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giovedì 24 novembre 2011



Segreteria Provinciale Terni
UGL: riunione sulla crisi

«Uno scenario futuro incerto si prospetta per l’Italia e per l’Umbria, e nessuno può definire e sapere quando veramente toccheremo il fondo». La UGL, in data 25 novembre 2011,   ha indetto il direttivo provinciale di tutte le categorie per discutere e approfondire, con il suo gruppo dirigente, il tema della crisi e quello del ruolo del sindacato nella società, in presenza del Segretario nazionale Serafino Cabras.
«La Ugl, in un momento come questo dove le politiche del lavoro  nel loro complesso hanno una   credibilità molto sottile e defraudata della sua naturale esistenza nelle leggi e contrattazioni di questi anni che hanno reso incapace di svolgere la sua missione di rappresentanza, deve agire con la testa e non con lo stomaco. Occorre  riconsegnare ai nostri figli un Paese sano e una Regione forte, - afferma Daniele Francescangeli - Non possiamo guardare al presente con gli occhi del passato perché non stiamo affrontando la solita crisi passeggera, ma stiamo vivendo un momento in cui non riusciamo ad individuare un nuovo modello di sviluppo su cui investire il nostro futuro».

Il sindacato deve iniziare una «rivolta culturale>> al suo interno per far si che dia  una immagine di alta affidabilità e  di  rinnovamento  nel mondo del nuovo sistema lavoro. Gli schemi organizzativi sindacali rilevano forti difficoltà a fare fronte all’attuale momento economico. Bisogna rinnovarsi perché non possiamo vedere una società senza sindacato e principalmente senza la nostra UGL sui territori per  i diritti della cittadinanza e dei lavoratori, degli anziani, degli immigrati e dei giovani.

La  necessità di riformare la politica sindacale nasce dall’esigenza di poter rispondere ai nostri attivisti e rappresentanti, poiché stanno mutando anche le relazioni tra il sindacato, i lavoratori e le istituzioni.
Pessimi dati per l’industria: il fatturato a settembre è sceso del 5,4% su agosto e gli ordinativi sono calati dell’8,3%. Per il segretario della UGL, Francescangeli, i dati diffusi dall’Istat “denunciano la necessità di intervenire con una politica industriale seria, immediata ed innovativa affinché questo settore, estremamente strategico per il nostro Paese, non scompaia nel nulla insieme a tutte le potenzialità che lo caratterizzano”.
“Mai come adesso è necessario dare risalto all’innovazione e alla ricerca settori che da sempre la UGL Territoriale ritiene indispensabili per il rilancio del Paese. Per risollevare l’economia, inoltre, riteniamo indispensabile puntare su turismo e arte cultura soprattutto in territori, come vocazione ambientale e paesaggistica”.
“Ci auguriamo che si diano risposte tempestive a tutte le vertenze che hanno messo in ginocchio il territorio, invertendo finalmente la rotta dell’andamento industriale e dando così forza alle risorse e alle eccellenze del nostro Paese”.
In conclusione la UGL Territoriale è pronta ad assumersi le proprie responsabilità come parte attiva e  paritetica con le altre organizzazioni territoriali nel contempo mantenendo sempre le proprie ideologie mirate alla tutela di tutti i lavoratori senza fare alcuna distinzione.
                                                                                                                                

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