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mercoledì 9 ottobre 2019

In questo momento a livello nazionale tutti gli occhi sono puntati alle elezioni Umbria 2019, i maggiori leader politici fanno tappa in Umbria con le urne che si apriranno domenica 27 ottobre con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale della legislatura della primavera del 2020. In Umbria in totale ci saranno otto candidati per un totale di 19 liste in campo, con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che hanno deciso di convergere in un "Patto civico per l'Umbria" su un candidato comune e dando vita a una storica alleanza. Dopo le dimissioni "forzate" dell’ex governatrice Catiuscia Marini, formalizzate nonostante un momentaneo ripensamento lo scorso 28 maggio, le urne si apriranno con qualche mese di anticipo. In Umbria per le elezioni regionali è attualmente in vigore una legge elettorale introdotta nel gennaio 2010 e poi modificata nel febbraio 2015. Il governatore che verrà eletto in Umbria sarà quello che riuscirà ad ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti. Rispetto a tutte le altre elezioni amministrative non ci sarà un ballottaggio. L’assemblea legislativa avrà in tutto 20 consiglieri più il Presidente della Giunta Regionale mentre i seggi verranno assegnati in modo proporzionale in base all’unica circoscrizione in cui verrà divisa la regione. In ogni caso la legge comunica che il vincitore delle elezioni dovrà avere almeno il 60% dei seggi nel Consiglio regionale. Qualora non si arrivi a tale soglia allora verranno assegnati seggi alla colazione vincitrice fino a che tale soglia non verrà raggiunta sottraendoli quindi alle coalizioni che non hanno vinto. Non sarà, infine, ammesso il voto disgiunto ed ogni persona che voterà potrà esprimere fino a due preferenze con il voto di genere. Se non si rispetteranno tali regole allora la seconda preferenza verrà annullata. Gli otto candidati in corsa alle elezioni regionali in Umbria del 27 ottobre sono:
Vincenzo Bianconi - Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Europa verde, Sinistra Civica e Verde e Bianconi per l’Umbria
Emiliano Camuzzi - Partito Comunista italiano, Potere al Popolo
Martina Carletti - Riconquistare l’Italia
Giuseppe Cirillo - Partito delle Buone Maniere
Antonio Pappalardo - Gilet Arancioni
Claudio Ricci - Ricci Presidente, Italia Civica e Proposta Umbria
Rossano Rubicondi Partito Comunista
Donatella Tesei Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Umbria Civica e Tesei Presidente
Tanti i ternani in lizza per raggiungere un posto a palazzo Donini ma pochi potranno giocarsi veramente la loro chance specialmente in un collegio unico. Partiamo dal centrosinistra dato dai sondaggi in recupero ma ancora lontano da potercela fare, l'uomo di punta a Terni per il Pd è Fabio Paparelli, Presidente in pectore dopo le dimissioni della Marini, dilaniato dalle divisioni interne ma sempre mister preferenza nella sua area provinciale. Per il M5S Angelica Trenta e Thomas De Luca sono gli unici competitor contro lo strapotere della Carbonari a Perugia.
Nel centrodestra ternano, partito di Governo a Terni, quattro assessori sono candidati alla Regione, scelta azzardata e opinabile mentre a Perugia nella Giunta Romizi lo scenario è completamente diverso.
Nel centrodestra per la pattuglia rossoverde destini incrociati, partiamo dalla Lega dove i due assessori ternani, Enrico Melasecche e Valeria Alessandrini, non dovrebbero avere problemi a raggiungere il traguardo forte di un consenso radicato e di assoluta competenza per il primo mentre per l'Alessandrini, unica donna della Provincia di Terni in lizza, il piglio e la determinazione  sono le armi dimostrate nel primo anno da assessore. Daniele Nicchi potrebbe essere il terzo leghista ad entrare in Regione forte di una esperienza amministrativa e sindacale su tutto il territorio. Per FdI Eleonora Pace è l'unica su cui si può scommettere per il nostro comprensorio, un partito in continua crescita che è riuscito a spaccarsi proprio sul più bello. A Perugia la lista era già decisa da tempo mentre a Terni gli input sono arrivati direttamente da Roma turbando gli equilibri e creando le inevitabili invidie. Il dominus Squarta già pronto alla probabile vice presidenza della Regione, cerca legittimazione e voti nel ternano con l'assessore Elena Proietti, già fuori dai giochi in un candidatura di servizio che potrebbe rivelarsi un boomerang, mentre l'ex leghista Emanuele Fiorini entrato da poco nella nuova famiglia potrebbe sorprendere tutti con un exploit imprevedibile. Peccato che gli appetiti di pochi potrebbero rovinare le candidature autorevoli già definite da tempo rischiando di non far raccogliere nulla al territorio ternano, segno inequivocabile di debolezza per chi comanda il partito in Regione. Per Forza Italia il discorso non è diverso, una situazione pesante per un partito in grande sofferenza e in caduta libera, l'unico consigliere di Terni che FI potrebbe esprimere in consiglio Regionale in caso di vittoria è Stefano Fatale. Tra le liste civiche per la coalizione di centrodestra, l'unica ternana autorevole in corsa nella lista Tesei  per il consiglio regionale, è Paola Agabiti Urbani, un sindaco che conosce la macchina amministrativa. 
Il candidato civico alla Regione, Claudio Ricci, indipendente di centrodestra nella precedente campagna elettorale, a Terni si gioca la carta Stefano Lupi, una scommessa nel gioco degli eventuali scarti. Per gli altri partiti non in coalizione le speranze sono ridotte al lumicino. Il rapporto di popolazione tra Terni e Perugia è di 1 a 3 e ogni considerazione sul voto è fine a se stessa, il voto nel territorio è fondamentale per il destino di ogni candidato. I ternani che vorranno essere eletti dovranno raccogliere preferenze nel territorio della provincia di Perugia. Un'impresa ardua per una terra sempre sotto il predominio del capoluogo di Regione.





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