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venerdì 12 marzo 2021

Come sempre pagano gli adolescenti e tutte le famiglie che da un giorno all'altro si vedono interrompere i servizi socio educativi con tutte le difficoltà a seguito, con la paura per i propri figli e con la propria vita personale e lavorativa a rischio. Nessun egoismo, Terni paga una gestione inefficace della Regione e di poca autonomia decisionale. La scorsa settimana scuole aperte e negozi chiusi nel fine settimana, questa settimana si cambia e chiudono le scuole con i negozi di vicinato aperti al sabato. Non basta, Amelia zona rossa fino a un mese fa, ora con le scuole aperte, mentre Narni con una gestione politica diversa non chiude i servizi educativi dell'infanzia. Fuori controllo, senza razionalità e preventiva condivisione con tutti gli organismi di categoria. I controlli sul territorio sono quasi inesistenti lasciando spazio alla fantasia dei furbi, troppe se ne potrebbero dire ma non spetta a noi gestirli. Non ci siamo e i risultati di questa triste gestione pandemica arriveranno in un futuro non cosi' lontano, per tantissime categorie e soprattutto per le nuove generazioni private dalle rappresentazioni più semplici. Sarebbe logico se parlassimo solo di Rt o di 250 contagi ogni 100 mila abitanti e ancor prima sarebbe  stato opportuno saper rispondere in maniera efficiente all'emergenza prendendosi le responsabilità a vario titolo. Nessuna demagogia, nessun campanilismo e rispettosi dei provvedimenti ricordiamo che l'anno scorso la chiusura totale iniziò proprio in questo periodo e non vorremmo ritrovarci nella stessa situazione inverosimile fino a giugno. Gli errori si susseguono, le scelte non si cambiano, si conferma lo scarica barile del capoluogo di regione e la politica resta silente senza batter ciglio.  I presupposti sicuramente non vanno nella direzione giusta. 


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