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lunedì 22 marzo 2021

Come dichiarato dal sindaco, Leonardo Latini, la scorsa settimana Terni non aveva raggiunto l'indice di 250 contagi ogni 100mila abitanti, ma per questioni di opportunità la Regione aveva disposto la chiusura degli istituti fino al 21 marzo mentre dal 22 dopo l'abbassamento della soglia a 200 contagi ogni 100mila abitanti, Terni con 208, non si è potuta esimere dalla chiusura obbligatoria. Tutto questo potrebbe essere nella normalità nonostante le dichiarazioni dell'assessore regionale alla sanità Coletto che durante la zona rossa nella provincia di Perugia dichiarò: "salvaguarderemo" la provincia di Terni in tutti i modi. Ovviamente era tutto previsto che Terni rimanesse con il cerino in mano ma non a queste condizioni. L'art 20 dell'ordinanza in vigore fino al 6 aprile è chiara:


Questa mattina alla Passeggiata e al parco Ciaurro le attività dei parchi tematici e di divertimento non erano sospese e i giochi nemmeno recintati con il nastro bianco e rosso. E' solo consentito all'aperto o al chiuso l'accesso di bambini per attività ludiche, ricreative ed educative con l'ausilio di un operatore per l'affidamento in custodia adottando gli appositi protocolli di sicurezza in conformità alle linee guida del Dipartimento per le politiche della famiglia. L'attività fisica in gruppo è ormai bandita da tempo, se non in forma individuale o solo per agonisti o iscritti a società sportive, oggi ragazzi si allenavano indisturbati nell'attrezzistica dei percorsi nel parco Ciaurro. Le aree giochi non dovrebbero essere aperte per non creare promiscuità e rischio contagio ma in tanto c'è chi rispetta le regole e chi invece continua imperterrito a fregarsene delle ordinanze. Le regole valgono per tutti e se c'è un'ordinanza va rispettata e soprattutto fatta rispettare.

Senza indugi dovremmo solamente ragionare per riaprire l'infanzia, la primaria e le medie in presenza, un obbligo dello stato per la formazione culturale e non, di tutti i giovani. I docenti e il personale sono ormai vaccinati, con una tracciabilità e con i tamponi obbligatori il problema sarebbe sicuramente superato. Con l'apertura indiscriminata del dopo scuola, rischiamo, dopo il paradosso, un autentico collasso di nuovi contagi. Nessun controllo, rischi maggiori e scelta inaudita.

La scuola dell'obbligo deve essere salvaguardata in tutti i modi e basta con i falsi problemi, non è la scuola ma tutto quello che la circonda, non è un caso quello che sta succedendo. Dopo un anno non possiamo trovarci un'altra volta cosi' rischiando che dopo Pasqua nemmeno si riapra. I bambini sono i primi a soffrire dal punto di vista psicologico e le istituzioni pur accorgendosene se ne stanno infischiando trincerandosi dietro a qualsiasi scusa. No scuola, no sport ma oggi pomeriggio sempre a parco Ciaurro un ragazzo di circa 12/13 anni giocava liberamente a pallone senza mascherina e alla Passeggiata c'è chi saltava liberamente sui giochi a pagamento, smettiamola di prenderci in giro e ognuno si prenda le proprie responsabilità a vario titolo.
Coerenza: parchi, aree gioco e spazio/gioco dopo scuola chiusi se le scuole rimangono chiuse.

Questa mattina dopo aver constatato l'inosservanza dell'ordinanza regionale sia alla Passeggiata che a parco Ciaurro, si precisa che la data dell'ordinanza è risalente al 21 marzo, abbiamo provato ad interpellare l'assessore Giovanna Scarcia, con delega alla polizia municipale, per chiederle spiegazioni sul mancato controllo degli impiegati comunali in divisa. Nessuna risposta ci è pervenuta.


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