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martedì 11 giugno 2024

I primi giorni di giugno del 1944 furono particolarmente drammatici per Terni. Nei giorni immediatamente successivi la liberazione di Roma le autorità fasciste avevano abbandonato la città; mentre si susseguivano i bombardamenti aerei alleati, il CLN clandestino in vista del passaggio del fronte cercava di riorganizzare un'amministrazione comunale provvisoria, mentre per le strade si aggiravano i reparti tedeschi dediti a coprire la ritirata delle truppe e a minare e distruggere le infrastrutture strategiche, per ritardare il più possiibile l'avanzata angloamericana. La mattina del 9 giugno un gruppo di genieri tedeschi iniziarono a minare il ponte di Valenza della ferrovia Terni/Sulmona. Le operazioni furono notate dagli abitanti della borgata, che immediatamente avvertirono un distaccamento partigiano del battaglione Manni della Brigata Garibaldina "Antonio Gramsci" presente a Miranda. I partigiani, scesi dal paese, presero silenziosamente posizione intorno al ponte; al momento dell'attacco, nello scontro a fuoco che ne seguì, ai partigiani si unì un folto gruppo di abitanti di Valenza e di sfollati del centro città, che si erano rifugiati nelle gallerie ferroviarie. I genieri tedeschi, colti di sorpresa. vennero messi in fuga, e il ponte salvato dalla distruzione. Domenica 9 giugno alle 12.00, presso il ponte ferroviario di Valenza (Via Ippocrate) l'ANPC (Associazione Nazionale Partigiani Cristiani) e la sezione "13 Giugno" dell'ANPI di Terni organizzano una cerimonia commemorativa nell'80° anniversario dello scontro, primo appuntamento delle celebrazioni per l'anniversario della liberazione di Terni dal nazifascismo, che culmineranno con il corteo e le cerimonie del 13 giugno. 

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