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domenica 11 dicembre 2011


Trasformare finalmente la realtà in progetto… è l’obiettivo del gruppo interistituzionale che si è formato per affrontare il caso degli studios di Papigno e in generale di tutto il polo cinematografico ternano. Il gruppo coordinato dal “mega” direttore generale del Comune di Terni e di cui fanno parte i rappresentanti di Regione,Provincia,Azienda di promozione turistica, Umbria film commission e Cinecittà è tornato a riunirsi il 30 settembre per discutere le linee guida di un progetto che sarebbe iniziato ma non ha mai trovato un seguito. Meno lobby e interessi da chi ha gestito per anni questo settore!!! Ne ha fatto le spese la rappresentante ternana  Cristina Giubbetti, che si è dovuta trasferire a Roma dopo aver dato tanto con Umbria film commission…. Lo sapete? Rispetto ad anni fa e a persone ormai relegate a semplici dirigenti fuori decisione il Comune di Terni vorrebbe tornare ad investire sul cinema e addirittura sul multimediale, compresa la Regione che non ha colpe in merito!!! Futura Hollywood sul Nera come centro del sistema audiovisivo regionale, Palazzo Donini negli ultimi anni se ne è disinteressato ma questa volta non per puro campanilismo ma in modo coscienzioso e premeditato… . Dall’avanguardia alle retrovie questo è stato il risultato dopo i fasti dei tempi d’oro dove gli studios erano realizzati da Roberto Benigni, grazie Berrettini!!!!  Umbria film commission tra le prime nate in Italia e coordinatrice nazionale fino a sette anni fa oggi è stata inserita nell’Apt regionale ma esiste solo sulla carta…. E  nella busta paga dipendenti!!! Nessun attività praticamente “un carrozzone”, difatti la desolazione ha portato il Comune di Terni alla dismissione dei siti cinematografici con la trasformazione del Cmm in Usi con la chiusura dei teatri di posa, complimenti!! A Papigno un centro fieristico? Si, ci manca proprio quello magari con Pinocchio che saluta sulla Valnerina.. . Il contrato che vincola Papigno e Cinecittà fino al 2013 blocca le soluzioni, ma quando scadranno i sei anni di gestione degli studios; il Comune potrà se lo riterrà opportuno rescindere il contratto e poi  a chi saranno addebitate le colpe? Nonostante la crisi e la carenza di risorse, ci sono i presupposti per un degno di rilancio di Papigno….. favorito dalla presenza di “Cinecittà”. Terni e l’Umbria hanno molto da offrire nel complesso, la location per le produzioni come già annunciato a gennaio in una nota del Comune. Incentivi dalla Regione e i lavori della Terni-Rieti hanno determinato la mancanza della svolta del polo audiovisivo umbro dicono da Roma; e Terni ci si grogiola!!!  Niente di concreto, riunioni interlocutorie, dichiarazioni di intenti con il desiderio di coordinare centralizzando la crescita di tutti i soggetti che lavorano in questo campo sia tecnici che artistici sfruttando le eccellenze romane oltre che la vicinanza. Rilanciare l’USI e avvicinare finanziamenti dall’ottica di una strategia unitaria che veda l’impegno forte del Comune e della Regione, in termini politici e strategici prima ancora che finanziari. E’ evidente che una priorità, da questo punto di vista dotare l’Umbria di una legge regionale sul cinema  prevedendo anche un fondo per i film che potrebbe sbloccare anche le remore di Cinecittà. Chi vivrà, vedrà. E’ la solita storia?

2 commenti:

  1. Buongiorno Francesco,
    ho avuto la fortuna/sciagura di lavorare sia al CMM ( 1996/2000) sia a Papigno ( 2001/2002) - al Cmm fui una delle prime aziende "incubate"e avevo 13 dipendenti con un progetto di gestione degli spazi e delle risorse oltre ad altri relativi a riutilizzo delle scenografie "abbandonate" e alla manutenzione degli edifici CMM/BMT. Dopo il "bagno di sangue" che subii al Cmm andai a lavorare con Mario Cotone a Papigno per la realizzazione di Pinocchio con la funzione ufficiale di segretario di produzione ma, in pratica essendo uno dei pochi ternani "adulti" svolgevo vari mansioni tra cui quella di coordinatore di produzione e responsabile dell'alloggio della troupe ecc ecc -
    Quello che lei scrive su Cristina, sul Cmm, sui politici e sul fallimento dei vari progetti non e' solo giusto e sacrosanto ma sottintende una serie di gravissime responsabilità' personali dei nostri pseudo politici che hanno sistematicamente e scientemente portato avanti una azione di distruzione del progetto. Nepotismo, malagestione di fondi pubblici, mancanza di competenze, assunzioni clientelari e senza logica per Cmm e totale mancanza di umiltà' e competenza professionale unita ad una irrazionale convinzione che "siccome Roberto Benigni e' un compagno allora di sicuro non ci frega" hanno portato a questo sfascio che ormai e' irrecuperabile. Se vuole un giorno le spiego perché'
    Massimiliano Brunelli
    maxbrunelli1967@gmail.com

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  2. Testimonianze del genere fanno sempre piacere, vedremo come andra' a finire e comunque qualsiasi altra informazione e' ben accetta.

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