COMMISSARIATA L'ULTIMA BANCA UMBRA

La Banca d'Italia mette fine all'era decennale di Giovannino Antonini a capo in prima persona della banca popolare di Spoleto. Due anni di "tira e molla" con le dimissioni imposte del 2011, preludio all' inevitabile caduta dell'ultima banca umbra indipendente. Annullati i vertici e per l'annuncio al mercato, il titolo è stato sospeso in via precauzionale. Sempre presente nelle scelte e in grado di "influenzare" il decisionismo come presidente della Spoleto Credito Servizi (Scs), holding detentrice della banca. Difatti anche la Scs è stata commissariata, ed è notizia di oggi che è ricorsa al Tar per la vendita delle azioni da parte della Mps! Ieri scadevano i termini per liquidare la quota del socio Mps e ventiquattrore dopo non aver onorato l'impegno, è scattato il commissariamento. Un intrigo unico che lascia stupefatta l'umbria e la piccola realtà della Valnerina! Il collegamento a Ior e finanze pontificie (Antonveneta) ancora ventiquattrore dopo le dimissioni del Papa, sembra almeno scongiurato!! Preoccupazione, sgomento e per la seconda volta nella sua storia il cda della banca viene sciolto, dal dominus dell'autorità di controllo. E i 17mila soci per la cooperativa Scs? E i conflitti d'interesse? La ricapitalizzazione della Banca annunciata e mai effettuata da Scs, gli avvisi di garanzia tra i manager avranno inciso sulla decisione di Bankitalia?  E la cordata Clitumnus con ai vertici l'imprenditore Colaiacovo, pronta a rilevare Bps.. perchè è stata rifiutata dal "capo" Antonini? I correntisti e gli obbligazionisti comunque dovrebbero dormire sonni tranquilli, l'attività bancaria non è sospesa e solo in caso di fallimento interverrà il Fondo interbancario di tutela. Ipotesi improbabile! Insomma questa triste storia tra la controllante (Scs) e la controllata (Bps) ricorda la discontinuità per i vertici, lo stesso leit-motiv della politica: stessi interpreti nelle logiche di amministrazione clientelare,difficili da scalzare dalle posizioni acquisite!!