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domenica 10 febbraio 2013






42 articoli racchiusi in 57 pagine che ridipingono il quadro del commercio umbro! Il 27 dicembre la giunta regionale ha detto si al nuovo testo unico che disciplinerà la materia in Umbria. Ora l'attende la discussione e l'approvazione del Consiglio regionale nella sua globalità, per ridurre la burocrazia. L'art. 1 del testo punta ad una visione organica delle nuove attività commerciali, viene estesa la procedura di Scia (segnalazione certificata di inizio attività) anche alle strutture inferiori a 250 m2, oggi soggette all'autorizzazione e silenzio assenso dopo 90 giorni dalla presentazione della domanda. L'art.3 introduce la tipologia della valorizzazione dei negozi storici, valore artistico, architettonico ed ambientale come cultura dell'imprenditoria locale. L'art. 5 introduce il concetto di area satura considerando le condizioni di sostenibilità ambientale e il grado di congestione del possibile traffico. Altri criteri si riferiscono al livello delle emissioni e della qualità della circolazione. L'art. 7 riguarda i requisiti per l'attività di formazione che fino ad oggi era in capo solamente alle associazioni di categoria. La giunta regionale con proprio atto ha stabilito le modalità di organizzazione e svolgimento dei corsi professionali. I poli commerciali sono considerati tali, se inseriti in un medesimo piano attuativo con progetto di carattere unitario e oggetto di richiesta di approvazione unica. Altresi' uguale denominazione in edifici contigui ed edifici ad una distanza massima di 40 metri. Il titolo II del testo unico disciplina il commercio su area pubblica in forma itinerante, è ora subordinato alla presentazione di semplice Scia e non più al rilascio di autorizzazione di tipo B ora sostituita dall'abilitazione all'esercizio dell'attività in forma itinerante. Il testo introduce la figura dell'"hobbista", ovvero di coloro che vendono, barattano, propongono o espongono in modo saltuario ed occasionale, merci di modico valore che non superino il prezzo unitario di 250 €. Rilascio di un tesserino del Comune per annotare ogni singola partecipazione ai mercati dove con la richiesta del 60% degli operatori, i mercati possono prevedere l'allungamento della durata anche per l'intera giornata ( Durc). Il titolo III del testo riguarda la disciplina delle rate distributive dei carburanti per autotrazione. Si parte dall'art. 33 con la visione organica delle diverse tipologie di carburanti, impianti, servizi che a breve considereranno le colonnine per l'alimentazione dei veicoli elettrici. Il testo punta a incentivare la diffusione del carburante a basso impatto ambientale e liberalizza gli orari non imponendo limiti e prescrizioni circa l'apertura e la chiusura e gli obblighi di turnazione. E via anche gli impianti senza gestore, purchè di pubblica utilità!!! Una rivoluzione necessaria per un mercato concorrenziale, meno burocrazia e forse più soldi in tasca per tutti.

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