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giovedì 4 settembre 2014

Prime immagini di una lunga giornata. E' in corso dalle ore 16 a Roma al Ministero dello Sviluppo Economico l'incontro con la multinazionale tedesca per scongiurare un ridimensionamento sospeso e evitabile. Presenti i maggiori esponenti della politica cittadina e regionale di ogni schieramento. Dal tavolo di oggi tutti si augurano che emergano novità positive, dopo l'interessamento del ministro Guidi e l'appello di Papa Francesco per trovare una soluzione ragionevole per quasi tremila famiglie coinvolte la speranza è cresciuta. La prospettiva dell’avvio della procedura di mobilità, avviata lo scorso 1° agosto e successivamente congelata va assolutamente scongiurata, perché porterebbe alla perdita del posto di lavoro per 550 persone, ad una riduzione del 10 per cento delle retribuzioni e al potenziale spegnimento di un forno entro due anni. I sindacati e la politica sono qui per far sì che ciò non avvenga e per tutelare occupazione e reddito. Le segreterie provinciali delle organizzazioni sindacali di Terni hanno organizzato unitariamente cinque autobus di lavoratori che hanno voluto essere presenti oggi davanti al Mise per conoscere il loro futuro e per sostenere i sindacati in questa difficile vertenza.






La riunione prosegue:


Un nuovo piano per Ast, garanzie per il futuro industriale del polo ternano dell'acciaio inossidabile con l'obiettivo di bilanciare le esigenze di efficientamento dei tedeschi e maggiori garanzie per i lavoratori e il sito stesso. Tk punta ad ottenere risparmi per 100 milioni in cinque anni e la chiusura di uno dei due impianti nei prossimi ventiquattro mesi. Gli asset industriali vanno preservati, la produzione dell'acciaio inossidabile in Italia proviene dal sito di Terni (2013- 1.556 milioni di tonnellate), la 5° posizione nel mondo.
aggiornamenti:
confronti serrati. L'azienda non vuole ritirare la procedura di mobilità ma fare una proroga di un mese di mobilità mentre il Governo propone il ritiro della procedura di mobilità e una serie di incontri al Mise nel mese di settembre per stilare un piano industriale. La conversazione tra le parti prosegue.




aggiornamento 05.40
stralci di conversazione da Roma

Dopo l'esposizione del lodo proposto dal Governo, che prevede una serie di incontri per analizzare e modificare il piano, l'azienda Tk si dimostra chiaramente contraria e passando al punto "6" si sintetizza che nel caso non si giunga ad un accordo l'azienda si riserva di reintrodurre la mobilità.



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