La Regione Umbria a seguito deliberazione della Giunta n. 72 del 26/01/2015, ha stabilito di istituire il Centro regionale di raccolta del sangue cordonale presso il servizio Immuno-trasfusionale dell’ospedale di Terni.
Il direttore del Sit Augusto Scaccetti, la famiglia di Giampaolo Palazzesi e Franco Chianelli presidente del Comitato per la Vita Daniele Chianelli, ringraziano la Regione Umbria, la direzione generale dell’Azienda ospedaliera S. Maria di Terni e tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di un traguardo importante.
L'aumento delle prospettive di impiego clinico e la possibilità tecnica di conservare il sangue del cordone ombelicale sono state determinanti per intraprendere una scelta del genere.
In Italia sono attive ben 19 banche cordonali, circa una ogni 3milioni di abitanti e per il Centro Nazionale Sangue sono fin troppe in relazione alla potenziale domanda.
La revisione della spesa pubblica a carico del Servizio Sanitario Regionale e le ristrettezze economiche a disposizione degli enti hanno fatto si che il progetto iniziale della Banca SCO di Terni fosse riconvertito dalla Giunta Regionale, su proposta del Centro Regionale Sangue, in Centro Regionale di Raccolta del Sangue Cordonale (CRR-SCO).
In questo modo non si è andati a disperdere ne le risorse impiegate in questi anni, ne tantomeno le conoscenze sviluppate dalla stessa Azienda ospedaliera di Terni.
Il progetto sarà sperimentale e inizialmente sarà di sei mesi con il monitoraggio del Direttivo del Crs a cui competono le proposte di programmazione socio-sanitaria della Regione e gli aspetti relativi agli emocomponenti.
Organzizzazione della raccolta, del trasporto e dello stoccaggio temporaneo presso il Centro delle unità di sangue cordonale in attesa di essere conservate presso una banca extraregionale SCO, che presumibilmente dotrebbe rimanere il policlinico Umberto I di Roma.
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