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sabato 4 aprile 2015





Con il progetto regionale "vita indipendente" verrà sperimentato a Terni un modello organizzativo di servizi e strumenti innovativi, che consentono alle persone con disabilità di essere protagonisti della propria vita nella comunità e di godere di pari diritti e opportunità per la loro piena inclusione sociale.

Il progetto è stato illustrato nel seminario di presentazione giovedi 2 aprile a Terni con la presenza dell'assessore alle Politiche sociali della Regione Carla Casciari.
Il progetto di inclusione nella società delle persone con disabilità è cofinanziato dalla Regione Umbria nell'ambito del "Prina", il piano regionale integrato per la non autosufficienza.

Il progetto realizzato dal comune di Terni e gestito dal Centro per l'Autonomia Umbro si avvale dei finanziamenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni e con i fondi dell'otto per mille della Chiesa Valdese.

Dieci-quindici persone con disabilità residenti nel territorio zona sociale n.10 con Terni capofila verranno individuate per il progetto.
Un percorso condiviso da istituzioni e volontariato per dare attuazione all'articolo 19 della Convenzione Onu sui diritti delle persone con disabilità. Un impegno a riconoscere uguali diritti a tutte le persone con disabilità per vivere nella comunità con la stessa libertà degli altri.

Le persone con disabilità debbono avere la possibilità di scegliere, decidere e progettare la loro vita, di accrescere la loro autonomia e l'autodeterminazione, e non solo di disporre di un 'adeguata assistenza.

"Per la vice Presidente Casciari il progetto svilupperà la rete dei servizi istituzionali e la sperimentazione di un modello di servizi partirà dagli obiettivi del progetto di vita della persona con disabilità.
L'assistenza personale autogestita è una condizione importante per essere liberi ed è altrettanto importante rafforzare la capacità e la consapevolezza delle persone".

E' prevista la realizzazione dell'Agenzia per la vita indipendente per garantire la libertà e la capacità di scelta del miglior sistema di servizi che risponda alle esigenze individuali della persona. La terza azione riguarderà l'empowerment della comunità  di riferimento per far crescere la cultura della solidarietà e la rete associativa.

Tra gli strumenti previsti ci sarà una "app" che permetterà di conoscere l'accessibilità  e la fruibilità dei principali servizi del territorio.






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