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giovedì 9 giugno 2016


In un momento di grande difficoltà in cui sembrano frantumarsi anche in Umbria consolidati legami di coesione sociale, non restiamo indifferenti ad evidenti segnali contrastanti tutti interni alla coalizione di maggioranza regionale, che tendono a rendere difficile il governo dell'Azienda Ospedaliera di Terni.


Cosi' si esprime la Segretaria Regionale della Fials Umbria, Rossana Fiocchi, in una lettera inviata a tutte le istituzioni regionali e locali.

L'A.O, in questa fase, dovrebbe avere una spinta incondizionata e l'impegno di tutta la maggioranza del governo regionale, finalizzata al raggiungimento della trasformazione da A.O ad Azienda Integrata e con l'approvazione del protocollo d'intesa con l'Università, come previsto dalla relativa legge di riordino regionale.

In sintesi, invece, si assiste ad un tentativo subdolo e strisciante di delegittimazione dell'attuale quadro di Direzione Aziendale cercando di generare, con carattere speculativo e conflittuale nonché volutamente ostativo a qualsivoglia cambiamento organizzativo dell'Azienda.


Insomma, prosegue la segreteria regionale nella nota, una volontà manifesta, del mantenimento ad oltranza di assetti, strutture ed organismi che necessitano imperativamente ed in particolare modo nel Governo Clinico e Assistenziale di un vero atto di riorganizzazione.

Da tutto ciò emerge con chiarezza la volontà ormai palese di alcuni consiglieri regionali di voler tornare ante-502 a voler sconfinare dai loro poteri di programmazione in quelli della gestione, materia riservata al Direttore Generale, che attraverso la gestione degli incarichi, si assume la responsabilità più generale dell'andamento economico finanziario dell'Azienda.

E' infatti da "Foglie" che siamo venuti a conoscenza di una vertenza sindacale inesistente, contro il Direttore Generale, come da comunicati online, leggiamo un dettagliato atto di accusa anonimo fatto da ben informati contro il Direttore Generale per il ritardo dell'apertura del reparto di Riabilitazione intensiva neurologica, già predisposto dalla vecchia Direzione Generale con conseguenti danni economici e di cura per pazienti cosi' obbligati ad andare fuori Regione.

Tutto questo si aggiunge alla critica sulla legittimità della nomina dell'attuale Direttore Generale resa pubblica subito dopo la deliberazione del relativo incarico e sui tanti piccoli fatti quotidiani che accendono quotidianamente la discussione tra i dipendenti.

Un assordante silenzio di tutti: questo preoccupa la FIALS ma su un fatto specifico precisa la Segreteria Regionale vogliamo intervenire. 

Il ritardo dell'apertura UGCA non è il frutto di una vittoria sindacale a salvaguardia dei propri privilegi a discapito degli utenti, quanto una saggia decisione del Manager Aziendale di voler finalmente aprire un reparto nel rispetto del quadro legislativo e di sicurezza, ma oltretutto nel rispetto e nella valorizzazione delle risorse umane che rappresentano il patrimonio fondamentale dell'Azienda.

Di questo, la FIALS conclude, "dobbiamo darne atto a questo Direttore Generale, invitandolo congiuntamente, nell'interesse più generale dell'Azienda, a voler adottare prioritamente, nel più breve tempo possibile la riorganizzazione nodale dell'assetto dei Blocchi Operatori, del SPS nonché del completamento del quadro di Dirigenza Dipartimentale".


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