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sabato 8 settembre 2018

I dati della terza edizione dello studio epidemiologico Sentieri, svolto dall'Istituto superiore di sanità lasciano sconcertati, sgomenti e furibondi. Una grande rabbia verso un negazionismo ambientale che continua a farla da padrone a prescindere dagli attori della scena amministrativa. Mentre chi sa continua a tacere, la salute continua ad essere all'ultimo posto dell'agenda politica della nostra città.  
I tre studi Sentieri sono arrivati nelle mani dei decisori politici per essere subito infilati nei cassetti. Suona ancora più beffardo che nel momento in cui il M5S stava divulgando i dati, l'assessorato si sia mosso per annunciare una non meglio precisata iniziativa.   

Con questa nota il M5S descrive la situazione sempre più tragica della città di Terni.

-Prosegue-i contano in diverse decine ogni anno gli eccessi di mortalità per tutte le cause  rispetto al valore regionale, eccesso sproporzionato di ospedalizzazioni,  eccessi di casi per tutti i tumori maligni ma la vera novità sono le malattie tra i bambini e i giovani. In età giovanile si registra "un eccesso del 36% per tutti i tumori", in particolare un eccesso di tumori maligni del sistema nervoso centrale in età pediatrica. "Il contributo all’eccesso complessivo deriva anche da un eccesso dell’80% di tumori delle cellule germinali e trofoblastici e gonadici"
Per il tumore alla mammella a Terni l'Istituto superiore di sanità afferma inoltre che "si registra anche un eccesso di mortalità non imputabile allo screening e vi è una iniziale evidenza che associa il rischio di malattia con la residenza in prossimità di impianti siderurgici" .  

Si continua ad aspettare il prossimo studio epidemiologico, ulteriori approfondimenti che ci dicano quanti altri morti, quanti altri ammalati abbiamo sulla coscienza? 

"Nel mentre si continua a mistificare incentrando l'attenzione delle politiche ambientali sulle emissioni da traffico e riscaldamento (come se dai caminetti killer possa entrare nei nostri polmoni, cromo esavalente, nichel o PCB) continuando ad ignorare quella che è la qualità degli inquinanti che fa la differenza tra Terni e il resto della regione . C'è bisogno di azioni decise, forti, in netta discontinuità con gli interessi dei soggetti privati, delle multiutility e delle multinazionali.  
Altro aspetto fondamentale, già più volte sostenuto è la totale assenza di un'attività di screening sulla popolazione bersaglio degli inquinanti più diffusi e sulle malattie per le quali è stata riscontrata una sufficiente evidenza scientifica, e la carenza dei servizi sanitari indiscutibilmente non all'altezza. È inaccettabile solo pensare che Terni abbia gli stessi presidi e gli stessi servizi del resto dell'Umbria".

Un'inerzia politica-conclude M5S- che non può più definirsi moralmente accettabile. "Come membri delle Istituzioni non intendiamo voltare lo sguardo altrove e nelle nostre responsabilità anche con l'ausilio della Commissione di Garanzia e Controllo di cui Thomas De Luca è presidente intendiamo verificare, ai sensi dello Statuto, se i cittadini durante questi anni siano stati correttamente e tempestivamente informati dall'ente sul rischio sanitario conseguente all'esposizione all'inquinamento ambientale". 


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