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domenica 30 dicembre 2018

di Michele Rossi (TerniCivica)

Chi mi conosce sa che che adoro muovermi in bicicletta tanto che ormai fa quasi parte del mio modo di essere e stile di vita, una scelta che orgogliosamente sostengo (e pensare che alcune volte mi sono dovuto addirittura difendermi dalle battute di qualche detrattore politico); è per questo che ritengo importante esprimermi sull’argomento.
Esprimo la mia approvazione per l’azione del Sindaco e la sua manifestazione di disponibilità all’ascolto che porterà a rivedere alcuni aspetti di un’ordinanza che presenta tratti fin troppo restrittivi verso chi fa un uso abituale della bicicletta per i suoi spostamenti.
Da utilizzatore “incallito” delle due ruote mi sento consapevole delle tante difficoltà ed inconvenienti che lo spostarsi in bicicletta richiede nella nostra città. La conformazione geografica renderebbe particolarmente favorevole l’uso delle due ruote ma c’è da scontare una cronica carenza di piste ciclabili ed uno scarso rispetto delle aree che costringono ad un vero e proprio percorso ad ostacoli tra le automobili; la scarsa disponibilità di rastrelliere rende poi complicato, specie nella bella stagione, trovare luoghi adatti dove ancorarle onde evitare furti e questo scoraggia molti utilizzatori.
Non posso però non convenire che utilizzare pali ed altri supporti impropri per ancorare le biciclette rappresenti un brutto biglietto da visita per la nostra città, dando prova di sciatteria e degrado. L’uso indiscriminato di luoghi inadatti per la sosta rappresenta un modo di rapportarsi scorretto e prepotente con lo spazio pubblico, paragonabile su scala ridotta a chi abbandona il Suv in zona pedonale, senza alcuna cura per il prossimo. Ogni ciclista dovrebbe essere consapevole di dover fare un uso corretto del proprio mezzo, nel rispetto del codice della strada e delle regole della civile convivenza. Spendere qualche tempo per individuare la rastrelliera più prossima, evitare di utilizzare i marciapiedi per non disturbare i pedoni, scendere e condurre la bici a mano negli attraversamenti pedonali, evitare l’uso del cellulare quando si procede.
Tante piccole attenzioni che richiedono la responsabilità e la cura verso se stesso e la comunità. Lo scopo quindi dell’ordinanza era quello di mettere ordine in un apparente disordine, ma la sua percezione è stata quella di un provvedimento troppo repressivo (“mi sanzioni se lego la bici al palo… ma dove sono le rastrelliere? Non ho scelta!” – credo infatti che l’ordinanza dovrebbe sanzionare solo coloro che pur in presenza di rastrelliere legano le loro bici ai pali e coloro che le abbandonano li per giorni se non per mesi) solo per questo trovo intelligente rivedere l’impianto di questa ordinanza e plaudo alla disponibilità mostrata dal Sindaco nell’ ascoltare ed accogliere le istanze dei cittadini utilizzatori delle due ruote. 

Per il futuro il rilancio dell’utilizzo della bicicletta rappresenta una priorità per questa consiliatura e con l’incremento previsto dei luoghi di sosta autorizzati auspichiamo che scompaiano fenomeni di utilizzo scorretto dello spazio pubblico e di abbandono indiscriminato dei mezzi in vari luoghi della città.


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