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giovedì 22 dicembre 2022

Tra qualche settimana potrebbe arrivare una nuova figura nelle nostre città: il cacciatore urbano. Grazie alla prima legge di Bilancio made in FdI, il cacciatore urbano sarà regolarmente autorizzato a catturare le sue prede non solo nei centri urbani - comprese la Ztl e le aree pedonali - ma anche nei parchi naturali. Potrà abbattere liberamente solo per motivi di sicurezza stradale le specie di fauna selvatica che mettono in pericolo pedoni e automobilisti, il cinghiale è il più gettonato, cittadino abituale nelle nostre città. A differenza del cacciatore da campagna, il cacciatore urbano non dovrà aspettare il giorno fatidico dell'apertura della stagione venatoria infatti la legge che il Parlamento sta per approvare non costituisce attività venatoria. Caccia all'animale inospitale e pericoloso anche con squadre di condomini o organizzati in associazione, che una volta individuato il branco lo spingeranno con i mezzi più disparati, ovviamente leciti, verso le mete preferite dalle prede, dai cassonetti dell'umido a dove comunque è possibile cibarsi per poi braccarli. Chi andrà a fare jogging o a depositare i rifiuti dovrà stare attento a condomini pronti in antisommossa per sedare gli animali. Gli animalisti si rifiuteranno di cacciare ma forse dovrebbero intervenire a tergo primo dell'arrivo dell'arrosto o della brace. Tutte le politiche provinciali per evitare questi rischi per i cittadini sono passate alle regioni e il risultato in tutta Italia è sotto gli occhi di tutti. Una legge che lascia abbastanza sorpresi, bisognava evitare la proliferazione indiscriminata, non siamo l'Ungheria dei lupi. 



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