Segreteria Provinciale Ugl
Una lotta che portiamo avanti da anni è quella di chiedere un prezzo equo dell’energia al fine di evitare fermate di alcune produzioni. Osserviamo ciò che sta facendo il Gruppo Arvedi, di mettere in evidenza nei maggiori organi d’informazione l’ingiustizia sulla differenza dei costi fra i paesi membri della comunità europea, rendendo pubblico il percorso per riattivare i benefici dei costi, grazie alle centrali idroelettriche che un tempo erano di AST. Ai nuovi rappresentanti della Regione Umbria e a tutti gli enti locali chiediamo di applicare le risoluzioni che durante le varie campagne elettorali avevano preannunciato, rendendosi disponibili con soluzioni che avrebbero portato alla risoluzione delle politiche energetiche . Noi non tifiamo nessuno, ma le imprese energivore non sono in condizione di continuare a perdere competitività nei confronti dei concorrenti che pagano l'energia elettrica circa la metà di AST, dí fatto perdendo commesse e creando una concorrenza non equa. L'Ugl di Terni è stata in primo piano a Bruxelles proprio su questa problematica. Nel 2007 Ast prese una multa che sfiorava i 70 milioni di euro a causa degli aiuti di Stato, avendo ottenuto delle sovvenzioni proprio per l'energia elettrica. Con un grande lavoro di squadra arrivò una risoluzione che fece in modo che l'acciaieria ternana avesse delle agevolazioni tramite delle leggi Nazionali e europee. Il Segretario Daniele Francescangeli e il coordinatore Antonello Martoni sostengono che, sebbene la Ugl non sia presente nell'accordo di programma, sia necessario un confronto costruttivo con decreti legati al Pnrr, ma anche a fondi europei creando agevolazioni in grado di dare costi fissi e bassi. Risale a poco tempo fa l'intenzione di costruire un'hub energetica su Terni con vocazione dell'energia esclusivamente rinnovabile, che l'Ugl ha da sempre sostenuto. Creare un'hub energetica metterebbe Arvedi nelle condizioni di iniziare delle verticalizzazioni sul costo e sulla produzione di energia. Secondo Francescangeli i lavoratori hanno il diritto di sapere cosa voglia fare il gruppo Arvedi nell'eventualità che il nodo energetico non venga sciolto evitando che le numerose informazioni che stanno circolando non creino un clima di tensione e siano soprattutto distorte, una su tutte sulla rivendicazione delle centrali idroelettriche, il cui esproprio condurrebbe verso l’indennizzo di tariffe speciali . Infine noi pensiamo che non era sconosciuto, che AST fosse un'azienda con altissimi costi, anzi il Gruppo Arvedi sapeva benissimo di aver comprato un'azienda energivora, in una nazione dove sia l’energia che le materie prime hanno i costi più alti della media Europea. In fine in questa fase siamo dalla parte delle rivendicazioni, convinti che si stia facendo il massimo per raggiungere un obiettivo comune, come UGL attiveremo tutte le interlocuzioni politiche sia Nazionali che Europee per portare all’attenzione queste problematiche per il bene dei lavoratori e della grande storia che rappresentano le acciaierie di Terni.
0 commenti inseriti:
Posta un commento
Commenta la polemica....