1)In breve proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali
-L’Umbria dovrebbe muoversi lungo alcuni assi d’intervento principali: infrastrutture e connettività, sviluppo industriale e capitale umano. Sono questi assi da trasformare in progetti reali molto operativi per incidere in modo concreto sullo sviluppo e sulla capacità attrattiva dell’Umbria. Ci sono quindi tutte le condizioni, come dimostrano i dati del Pil che nel 2023 è cresciuto del 0,3%. A trainare il Pil umbro nel 2023 è stato soprattutto il settore delle costruzioni, dell’export e dell’occupazione, perché questa regione possa cominciare a correre per suo sviluppo.
2) Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell'ottica di città dinamiche
-Per rivitalizzare i centri cittadini e soprattutto i comuni che oggi stanno affrontando una sfida crescente: lo spopolamento. Questa tendenza non solo minaccia la vitalità economica e sociale di queste comunità, ma mette anche a rischio un patrimonio culturale e storico inestimabile. Una soluzione è offrire sgravi fiscali alle nuove imprese e agevolazioni per le ristrutturazioni edilizie può stimolare l’economia locale. Potere accedere a fondi strutturali europei e a programmi nazionali di sostegno per lo sviluppo delle aree rurali e periferiche è un altro passo fondamentale per ottenere le risorse necessarie a rilanciare il territorio. Senza dimenticare il turismo che rappresenta un’opportunità straordinaria per i piccoli comuni. Insomma, investire nella promozione delle attrazioni turistiche locali, come monumenti storici, parchi naturali e percorsi enogastronomici, può attrarre visitatori e nuovi residenti. Per invertire questa rotta, è necessario adottare un approccio integrato che comprenda presupposti economici, giuridici e sociali, capaci di creare sviluppo, posti di lavoro e una qualità della vita attrattiva per le nuove generazioni.
3)Piano regionale non autosufficienza: perché l'Umbria continua a negare l'assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili?
-Il 26 settembre 2023 scorso l’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità il "Piano regionale integrato per la non autosufficienza. Sonno anni e anni di battaglie per chi e’ in difficoltà ma mai come oggi sono felice di dire che ne è valsa la pena. Adesso in consiglio abbiamo approvato il Piano Regionale per la non autosufficienza, il cosiddetto PRINA. Stanziati più di 14 milioni in tre anni per disabili gravissimi e gravi e per i non autosufficienti. Più di 14 milioni di contributi per il sostegno alla domiciliarità e autonomia personale di queste persone in grande difficoltà. Complessivamente i fondi per la non autosufficienza in Umbria ammonteranno a circa 50 milioni per i prossimi tre anni.
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