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sabato 21 giugno 2025

-In passato nessuna Giunta è riuscita a sviluppare l'enorme potenzialità del lago di Piediluco. Siamo arrivati finalmente ad una svolta con Alternativa Popolare?

Per decenni si è parlato delle enormi potenzialità del lago di Piediluco, ma a quelle parole raramente sono seguiti i fatti, lasciando che questo gioiello esprimesse solo una frazione del suo valore. Oggi, con l'amministrazione guidata dal sindaco Stefano Bandecchi, abbiamo impresso una decisa e reale inversione di rotta. La differenza sta nell'approccio pragmatico che ci guida: non più attese, ma azione. Siamo consapevoli dello scetticismo che può nascere da anni di promesse mancate. Proprio per questo puntiamo su un piano di lavoro concreto. Il nostro non è un libro dei sogni, ma l'applicazione di una visione chiara che parte dalla valorizzazione delle nostre peculiarità naturali. In questo quadro, Piediluco è un asset strategico. Per questo abbiamo affrontato di petto e con decisione questioni fondamentali per la tutela del suo ecosistema, come quella legata alla centrale di Galleto, perché la salvaguardia ambientale è la base non negoziabile di ogni sviluppo. Parallelamente, sosteniamo con forza la realizzazione di infrastrutture di richiamo, come un campo da golf, e portiamo avanti un dialogo serrato e determinato con la Regione, perché il tempo della sudditanza è finito. La svolta non è uno slogan, ma un metodo di governo: affrontare i problemi, pretendere soluzioni e trasformare, con determinazione, i progetti in realtà.

-Bellezza naturale, paesaggio da invidia in tutto il mondo, perché è così difficile mettere a sistema una frazione bellissima? Sicurezza, ordine e pulizia

Lei tocca un paradosso che per anni è stato sotto gli occhi di tutti: un luogo di una bellezza rara ma lasciato senza quella cura sistematica che avrebbe meritato. Per la nostra amministrazione, il concetto è semplice e non negoziabile: la bellezza si custodisce partendo dalle basi. Sicurezza, ordine e pulizia sono i prerequisiti di qualsiasi progetto di sviluppo. Il fallimento del passato sta nell'aver tollerato un certo disordine, quasi fosse inevitabile. Noi, al contrario, applichiamo il nostro principio guida: pretendere il meglio, senza accettare compromessi al ribasso che pregiudichino la nostra visione politica. La sicurezza è la condizione primaria e la nostra determinazione è quella di assicurare un presidio che garantisca il rispetto assoluto delle regole. Sulla pulizia, stiamo dimostrando con i fatti la differenza. Abbiamo abbandonato la logica degli interventi sporadici e inefficienti per introdurre il 'Global Service' per la cura del verde. È un approccio radicalmente nuovo che ci permette di decuplicare gli interventi, garantendo una cura costante. È l'esempio pratico del metodo Bandecchi: non si gestiscono i problemi, si costruiscono sistemi efficienti per risolverli alla radice. Ripartire dalle basi con pragmatismo è la nostra via per liberare finalmente tutto il potenziale di Piediluco.

-Canoni idrici: Fabio Paparelli (PD) nel 2015 approvò insieme alla Giunta regionale la rideterminazione del canone unitario per le concessioni di grande derivazione di acque pubbliche, per lo sfruttamento idroelettrico del Lago di Piediluco venivano destinati fondi da investire sul territorio di Terni. Era solo un punto di partenza, perché il tesoretto che ogni anno la Regione gestisce non viene utilizzato unicamente per la crescita del lago di Piediluco?

Che in passato il problema sia stato sollevato è un fatto e certamente anche l'esponente del PD ha sollevato la questione con valide argomentazioni. Ma il punto cruciale, quello che fa tutta la differenza, è che non si è mai riusciti a raggiungere un risultato soddisfacente e, mentre si discuteva, per decenni il nostro territorio non ha visto il ritorno economico che avrebbe meritato. Qui parliamo di ingenti risorse che per troppo tempo non hanno avuto ricadute concrete sulla comunità che le genera. Questa amministrazione ha cambiato radicalmente l'approccio. Non ci accontentiamo più di dialogare o di fare atti di indirizzo o interrogazioni: pretendiamo chiarezza, rispetto e risultati. La nostra posizione è chiara, decisa e si fonda su tre pilastri.

Primo: la trasparenza. Vogliamo, e pretenderemo, che sia reso pubblico fino all'ultimo centesimo.

Secondo: la restituzione. Pretendiamo che una quota definita e cospicua di questi fondi torni per legge al territorio, non come un favore, ma come un diritto.

Terzo, e questo è il punto chiave: l'investimento sistematico su Piediluco. Tali entrate devono costituire un fondo permanente per la riqualificazione e la promozione del lago, finanziando quel 'sistema' di cui ha bisogno.

Il tempo delle attese e della passività è finito. La nostra non è una battaglia contro qualcuno, ma per qualcosa: per lo sviluppo di un territorio, quello ternano, che ha enormi potenzialità inespresse. Far crescere Terni significa far crescere l'intera Umbria, perché un motore economico e turistico a pieno regime qui nel sud della regione non potrebbe che generare ricadute positive per tutti, perugino compreso. Questa è una battaglia di equità che il sindaco Bandecchi sta portando avanti in prima persona con la massima determinazione. Stiamo lavorando con forza affinché le risorse dei canoni idrici tornino a casa e finanzino la crescita definitiva e meritata del nostro splendido lago.

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