L’inno di Mameli risuona ancora una volta nel cielo della scherma mondiale. A Tbilisi, ai Campionati Mondiali Assoluti di Scherma 2025, la squadra italiana di fioretto maschile ha conquistato la medaglia d’oro, laureandosi Campione del Mondo e confermando la propria egemonia internazionale. Un successo che riporta il tricolore sul gradino più alto del podio, due anni dopo il trionfo al Cairo nel 2022, e che rappresenta l’ennesima tappa di un percorso costellato di gloria, talento e continuità.Il quartetto azzurro, composto dal ternano Alessio Foconi, Guillaume Bianchi, Filippo Macchi e Tommaso Marini, ha dato prova di solidità, tecnica e spirito di squadra in ogni fase della competizione, costruendo vittoria dopo vittoria un trionfo che profuma di leggenda. Dopo l’esordio vittorioso negli ottavi di finale contro Singapore, travolta con un netto 45-20, gli azzurri hanno mantenuto alta la concentrazione anche nel difficile match contro la Polonia nei quarti, chiuso con un convincente 45-36. Ogni assalto ha mostrato una squadra compatta, ben allenata e consapevole della propria forza, guidata dalla mano esperta del CT Simone Vanni, già artefice di una stagione di altissimo livello. In semifinale, una sfida dal sapore speciale: contro la Francia, rivale storica, già sconfitta nella finale dell’Europeo di Genova di un mese fa. Anche stavolta, l’Italia ha imposto il proprio ritmo, lasciando poco spazio agli avversari e chiudendo con un netto 45-30, staccando così il pass per l’atto conclusivo della manifestazione.A contendere il titolo mondiale agli azzurri è stata la formazione degli Stati Uniti, squadra giovane e in ascesa, capace di mettere in difficoltà chiunque. La finale si è rivelata una vera battaglia, punto su punto, in cui ogni stoccata pesava come un macigno. Gli italiani hanno cercato fin dall’inizio di imporre il proprio stile, ma gli statunitensi hanno risposto colpo su colpo, rendendo la gara incerta fino all’ultimo minuto.Solo nel finale, grazie a una maggiore lucidità e a una gestione tattica impeccabile, gli azzurri sono riusciti ad allungare quel tanto che basta per mettere al sicuro il risultato. Il punteggio finale di 43-42 ha sancito la vittoria dell’Italia, facendo esplodere la gioia della squadra, dello staff tecnico e dei tifosi.
Tra i protagonisti del trionfo c’è sicuramente Alessio Foconi, veterano della squadra, che ha avuto un ruolo chiave soprattutto nelle fasi iniziali della competizione. Il ternano, reduce da un tredicesimo posto nella prova individuale, ha trovato nel lavoro di squadra la strada per il riscatto. Lo aveva già fatto intuire in un post pubblicato sui social dopo l’eliminazione:
“Ho perso 15-14 un assalto difficile. L’ultima botta era mia ma non si è accesa. Nella scherma capita anche questo. Peccato, perché avevo delle belle sensazioni e mi sentivo una bomba fisicamente. Me rode? Da morì! Venerdì si riparte: sono carico per la gara a squadre e per la prossima stagione! Daje!”
Parole profetiche. Foconi ha risposto sul campo con la grinta del campione, contribuendo in modo determinante alla cavalcata dell’Italia. Con questo successo, il fioretto maschile azzurro mette il sigillo su una stagione da incorniciare. Dopo l’argento conquistato alle Olimpiadi di Parigi 2024, la squadra italiana ha vinto ben quattro tappe di Coppa del Mondo, oltre al recente titolo di Campione d’Europa a Genova. Numeri impressionanti, che parlano di un gruppo coeso, talentuoso e sempre più maturo, capace di adattarsi a ogni situazione e di esprimere una scherma spettacolare e vincente.Questo titolo mondiale non è solo una medaglia in più, ma rappresenta la conferma dello status di forza dominantenella disciplina. Un successo che celebra il lavoro di squadra, la programmazione federale, la qualità del vivaio italiano e la passione inesauribile per la scherma.La vittoria di Tbilisi proietta la Nazionale italiana verso nuove sfide con fiducia e ambizione. I nomi di Bianchi, Macchi, Marini e Foconi sono ormai sinonimo di eccellenza, e il futuro appare luminoso anche grazie alle nuove generazioni che si affacciano sulla scena internazionale.L’Italia del fioretto maschile è ancora una volta Campione del Mondo. Un risultato che ci rende orgogliosi e che rafforza la tradizione gloriosa della scherma azzurra, capace di emozionare ogni volta come fosse la prima.
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