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mercoledì 20 novembre 2024

Comunicato stampa

Il CCP ha ospitato il "Pararowing Campus" dal 18 al 20 novembre 


Piediluco (TR) – Dal 18 al 20 novembre 2024, il Circolo Canottieri Piediluco è stato il teatro del "Pararowing Campus", un evento sportivo inclusivo dedicato alle persone con disabilità da lavoro. Organizzato in collaborazione con il CIP Umbria e INAIL Umbria, il campus rientra nel piano quadriennale 2022-2025 per l’avviamento allo sport come strumento di inclusione e benessere.

La tre giorni è stata pensata per avvicinare i partecipanti al mondo del canottaggio, con sessioni di tecnica indoor, uscite in barca e momenti di condivisione. Le attività sono state guidate da istruttori qualificati e si sono svolti nella splendida cornice del Lago di Piediluco, offrendo un’opportunità unica per sperimentare i benefici dello sport a contatto con la natura. In caso di maltempo, le attività sono state spostate in palestra. Di seguito il programma:


  • 18 novembre: accoglienza dei partecipanti, registrazione e sistemazione presso l’Hotel Miralago.
  • 19 novembre: sessioni di voga indoor, dimostrazione dell'attrezzatura di canottaggio e uscite in barca. Le attività sono proseguite nel pomeriggio.
  • 20 novembre: Uscita in barca mattutina e pranzo di chiusura.


Il CCP conferma così il suo ruolo di promotore dello sport accessibile e inclusivo, offrendo strutture e competenze per garantire un’esperienza sicura e formativa ai partecipanti.

Per ulteriori informazioni e sulle attività del Circolo, visita il sito ufficiale: www.canottieripiediluco.org.





Nella settimana della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza Comip, la prima associazione italiana creata a Terni da e per i figli di genitori con disturbo psichico, rinnova l’appuntamento con la matinée cinematografica per le scuole. La partnership con MyMovies consente di offrire gratuitamente a tutte le scuole italiane e alle persone interessate la visione di un film a tema per sensibilizzare e veicolare il cambiamento. “Quest’anno torniamo a proporre un film italiano indipendente” dice Stefania Buoni, presidente e co-fondatrice di Comip, lei stessa figlia di genitori che hanno attraversato entrambi l’esperienza della sofferenza psichica. “Abbiamo selezionato Il mio compleanno, di Christian Filippi, con protagonista un ragazzo che ha una madre con un disturbo di personalità”. Stefania Buoni sottolinea che “parlare di genitori con problemi di salute mentale è molto difficile, si rischia di alimentare ancora di più lo stigma. Per questo - aggiunge - come associazione non ci stancheremo mai di ripetere che il problema non è solo la malattia in sé, quanto lo stigma e la mancanza di supporto. Ogni figlio desidera che il proprio genitore stia bene, il tabù impedisce di chiedere aiuto, di poterne parlare. Al posto dell’empatia, fa nascere il pregiudizio. E i servizi territoriali sono spesso privi di risorse adeguate per far fronte ai bisogni della popolazione riguardo la salute mentale. Questo deve cambiare”. L’evento, completamente gratuito, si svolgerà venerdì 22 novembre dalle 10 e 30. 

Insegnanti e scuole, ma anche chiunque altro sia interessato alla visione, possono prenotare il proprio posto virtuale direttamente sul sito di MyMovies. (Prenotazione gratuita entro il 21 novembre su: https://www.mymovies.it/ondemand/mymovieslive/movie/17116-il-mio-compleanno/).  

Le scuole possono richiedere ulteriori informazioni e materiale didattico di approfondimento scrivendo a: scuole@comip-italia.org. 

Info: www.comip-italia.org

info@comip-italia.org

Pagina Facebook: https://www.facebook.com/comip.italia/

martedì 19 novembre 2024

FdI non supera il 20% e distrugge le ambizioni della vittoria del centrodestra. La sconfitta del potentato: partendo da Zaffini, Prisco e Squarta dove l'autoreferenzialità è indubbiamente sovrana. Presunzione e personalismo, la sconfitta di personaggi che già davano per vincenti prima del via i loro adepti ne è l'esempio. La compagine della Meloni sarà rappresentata da chi ha fatto veramente campagna elettorale senza supponenza e con capacità personali. Paola Agabiti, Eleonora Pace e Giambartolomei, sponsorizzato oltremisura a Terni. Il centrodestra si presentava per confermare la Tesei e i presupposti c'erano tutti, indolenza e mancanza di visione sono gli elementi determinanti di una sconfitta che non potrà essere indolore. Dopo Terni, Perugia ora è stata la volta della Regione, sempre con FdI che inevitabilmente dovrà caricarsi le responsabilità. Pochi ternani in lizza nelle liste, poca partecipazione, personalismo senza focus sul territorio e impressionante incapacità sulle problematiche del territorio. Fino a quando si ragionerà per territorio e solamente sul dominus Perugia il risultato non potrà cambiare. Il 2019 straordinario frutto delle elezioni anticipate, del contenitore Lega a quasi il 40% non è stata politica ma solamente una opportunità senza scelta. L'occasione mancata di oggi ne è la semplice conseguenza. Si torna indietro e qualcuno al comando dovrebbe farsi delle domande visto che le risposte sono indubbiamente negative più del previsto. La politica non è prevedibile ma sicuramente è percorribile nella logica dei futuri scenari.

lunedì 18 novembre 2024

E’ stato intitolato alla memoria di Francesco Violati il primo campo sportivo di San Gemini. L’iniziativa è stata dell’Asd Sangemini Sport in collaborazione con il Comune per ricordare la figura di chi, nel 1962, contribuì alla realizzazione dell’impianto. La cerimonia svoltasi nei giorni scorsi è consistita nel disvelamento di una targa che porta impressa la seguente frase: "In riconoscimento della Proprietà e delle Maestranze della Società Acqua Minerale Sangemini che nel 1962 consentiva la realizzazione del campo di calcio".  Campo che prende il nome di “Acqua Minerale Stadium Francesco Violati”.Violati, capostipite della famiglia proprietaria dell’acqua minerale San Gemini che ha legato la sua storia a quella della cittadina ternana, è stato ricordato con un’iniziativa alla quale hanno partecipato fra gli altri il presidente della società sportiva Simone Farinelli, il dirigente Aldo Zerbini, il Sindaco e il vice Sindaco di San Gemini, alcuni assessori, i rappresentanti della famiglia Violati e numerosi tesserati della società sportiva.

Con 350 sezioni scrutinate la Proietti è avanti 51,29 contro 45,99 per 48852 voti contro i 43804 voti della Tesei. La contesa è praticamente conclusa con un trend in aumento per l'ex sindaca di Assisi. Per l'analisi del voto a più tardi.

Sovraffollamento, carenza di personale, difficile gestione dell’elevato numero di reclusi con problemi di tossicodipendenza ed affetti da disturbi psichici sono le principali criticità rilevate nel corso dell'ultimo anno. Dopo i vari interventi della politica e dei sindacati anche con l'arrivo dell'ex Capo del Dap Petralia e l'allontanamento della Dott. Venezia il Provveditorato Toscana-Umbria ha continuato a persistere nell'invio negli istituti dell'Umbria dei detenuti più problematici.

 L'analisi parte dal persistente problema del sovrannumero dei detenuti presenti rispetto alla capienza regolamentare. Un elemento di criticità questo che sembra accomunare tutti e quattro gli istituti del territorio con maggiore attenzione per quelli di Perugia (+44%) e Terni (+40%), in misura più contenuta per Spoleto e Orvieto. La percentuale di detenuti stranieri ospitati nelle quattro carceri  è pari al 31% del totale e per gli italiani la maggior parte sono detenuti del sud con il problema che le case circondariali non riescono nemmeno più ad accogliere arresti in flagranza delle forze delle ordine.  Un grave problema anche per le forze di sicurezza del territorio che sono costrette a tenerli nelle celle di sicurezza o ad accompagnarli nei carceri limitrofi fuori regione. 
Anche per il 2024 sono emerse le difficoltà di gestione da parte del personale impegnato all’interno delle carceri: da evidenziare la grave carenza di organico del corpo di polizia penitenziaria, in particolare negli istituti di Perugia e Terni dove gli incrementi si sono completamente azzerati con distacchi scellerati da parte del Dap ancor prima dell'arrivo in sede, principalmente al reparto GOM. 

A Terni l’organico di Polizia penitenziaria effettivo è di 185 unità, a fronte delle 243 previste con una carenza di 50 agenti assistenti e 10 ispettori; a Spoleto le unità effettive sono 260, a fronte delle 273 previste con una carenza di 40 assistenti, Orvieto conta 55 unità effettive a fronte delle 62 previste.
 A Perugia a fronte di un organico previsto di 234 unità, la forza operativa è di 189 persone con una grave carenza di ispettori sovrintendenti di circa il 50 per cento. Va rilevato inoltre che l’età media del personale in servizio nelle quattro carceri dell’Umbria è piuttosto elevata tanto che a Terni sono previsti 10 pensionamenti entro il 2024 e altri venti entro il 2025 mentre a Spoleto saranno 25 i pensionamenti entro il 2024 e altri 20 entro il 2025. La situazione del personale di polizia penitenziaria è assurda, tante ore di straordinario e turni che superano qualsiasi contratto collettivo nazionale. Attualmente risulta una generale carenza di personale della Polizia Penitenziaria impiegato presso le quattro strutture: sono 771 gli effettivi a fronte degli 831 previsti e in queste cifre bisogna considerare i distacchi indiscriminati autorizzati dal Dap e dal Provveditorato Toscana-Umbria ormai prossimo alla dismissione. A Terni alla fine dell'estate sono state assegnate circa trenta unità, di cui quattordici distaccate al Gom, cinque distaccate per legge 104 e con dieci trasferimenti circa la plusvalenza si riduce a zero. A Spoleto nonostante i pensionamenti e i trasferimenti la forbice è diversa con solo tre distaccati e con una plusvalenza che al momento ha ripianato solo in parte il deficit agenti-assistenti. 

Ancora elevati, sebbene non aumentati, sono i casi di autolesionismo, di tentato suicidio o aggressione al personale in servizio o ad altri operatori. Ricordiamo il triste primato di Terni con sei suicidi tra fine 2023 e 2024. A Terni, nel corso del 2024, si sono verificati 13 tentati suicidi; 39 i casi di autolesionismo e 8 aggressioni fisiche al personale di polizia penitenziaria. Nel carcere di Spoleto 6 tentati suicidi, 58 casi di autolesionismo e una sola aggressione agli agenti. La situazione di Orvieto è di nessun tentato suicidio, 7 casi di autolesionismo, nessuna aggressione alla polizia.  
Un altro tema centrale è l’alta percentuale di detenuti affetti da problemi di tossicodipendenze o psichici. Su 1604 ristretti totali nelle carceri umbre, di cui 1534 uomini e 70 donne, a fronte di una capienza regolamentare di 1339 posti letto (ridotti a 1291). Con una percentuale di sovraffollamento quindi del 24,24%. Nel complesso sono presenti 1333 detenuti con posizione giuridica definitiva (83,1% rispetto al totale dei reclusi), quelli con posizione non definitiva sono 271 (16,9%): i posti letto destinati ai non definitivi sono 577, mentre quelli con posizione definitiva il numero è pari a 762. Sul totale, 501 sono i reclusi di nazionalità straniera (31%). Inoltre, 452 presentano problemi di tossicodipendenza (28,17%) e 224 sono quelli affetti da disturbi di tipo psichiatrico (13,96%). Proprio su quest’ultimo punto è stato siglato a fine luglio un protocollo d’intesa tra uffici giudiziari del distretto e Asl competenti in materia di applicazione di misure di sicurezza e trattamento di autori di reato affetti da tali patologie. L’accordo ha già preso forma attraverso una capillare raccolta dei dati inerenti i reclusi con tali problematiche e un censimento aggiornato delle comunità terapeutiche regionali. Nel protocollo sono previste infatti non solo concrete forme di collaborazione e coordinamento tra autorità giudiziaria e servizio sanitario, ma vengono altresì dettati precisi criteri organizzativi, sulla base del riconoscimento del ruolo solo residuale che deve avere la misura di sicurezza detentiva, dovendosi dare prevalenza al trattamento terapeutico e riabilitativo nel contesto territoriale di riferimento. Il progetto terapeutico deve essere individualizzato, anche al fine di limitare il numero delle detenzioni. 
Purtroppo, ad oggi, nella regione Umbria, come evidenziato in più occasioni le Rems (residenze l’esecuzione delle misure di sicurezza) non sono state ancora realizzate, nonostante le sollecitazioni della corte costituzionale. Il problema è sempre campanilistico e come al solito si vorrebbe portare la REMS nella provincia di Terni, decisione impraticabile per diversi fattori, in primis la Casa circondariale di Terni è già una struttura complessa per le molteplici tipologie di detenuti e creerebbe ulteriori criticità aggravando ulteriormente il territorio per le infiltrazioni criminali e per le specialità di esecuzione penale della polizia penitenziaria. 
I detenuti al penitenziario di Terni appartengono a diversi circuiti penitenziari: 41bis n.30, As2 n.10, As3 n 269 circa di cui 3 semiliberi e 10 ristretti nella sezione Protetta lato Promiscui M/B, comuni n 254 di cui n 40 appartenenti al circuito riprovazione sociale, n.3 allocati lato B promiscui e n 3 sezione G lato accoglienza. Il personale sanitario esasperato fugge dai carceri di Perugia e di Terni, mancano i medici, gli infermieri e il personale specializzato per la mancanza di organizzazione e per le scarse risorse economiche assegnate ai nosocomi detentivi. Mancanza di visione per un mondo che va supportato per la reintegrazione e per il reinserimento sociale e non vessato con la mancanza di garanzie costituzionali e socio-sanitarie.

Nel dettaglio, per quanto riguarda gli istituti: nella Casa Circondariale di Terni risiedono circa 560 reclusi, i detenuti affetti da problemi psichiatrici sono 120, quelli tossicodipendenti 136.  
Alla Casa di reclusione di Spoleto 460 reclusi circa con 40 tossicodipendenti e 5 detenuti affetti da disturbi psichiatrici. 
Alla Casa di reclusione di Orvieto, a fronte di 119 condannati circa, 61 sono i detenuti tossicodipendenti e 35 quelli affetti da disturbi di tipo psichiatrico. 
La situazione più critica dal punto di vista del numero dei reclusi è quella della Casa circondariale di Terni, che a fronte di una capienza regolamentare di 422 posti letto ospita 560 detenuti circa (+35%), di cui 149 cittadini stranieri. I detenuti comuni sono 200, di cui 63 con posizione giuridica non definitiva: i posti letto destinati ai non definitivi sono 422 mentre per quelli con posizione definitiva il numero è pari a zero. 
La Casa di reclusione di Spoleto prevede 450 posti letto e ospita attualmente 460 ristretti circa (+2,6%), di cui 45 stranieri. I detenuti comuni sono 97, di cui 13 con posizione giuridica non definitiva: i posti letto destinati ai non definitivi sono 21 mentre per quelli con posizione definitiva 435. La situazione della Casa di reclusione di Orvieto è di 119 detenuti a fronte di 98 posti previsti (+20%), di cui 42 stranieri. Perugia sono presenti 462 detenuti, la capienza effettiva sarebbe di 363 soggetti. I detenuti comuni sono 107, di cui 3 con posizione giuridica non definitiva: i posti letto destinati ai non definitivi sono pari a zero, mentre per quelli con posizione definitiva il numero è pari a 98.
 

La popolazione detenuta in attesa di una condanna definitiva, presente nella casa circondariale di Terni è del 35% rispetto al totale dei reclusi. L’istituto penitenziario ternano dovrebbe ospitare solo detenuti con posizione giuridica “definitiva”, mentre nelle Case di Reclusione di Spoleto ed Orvieto le percentuali riferite alla popolazione detenuta in attesa di una condanna definitiva si attestano in misure molto limitate, rispettivamente 6% e 2,5%. 

La grave carenza di personale rende quindi molto difficile garantire l’ordine e la sicurezza all’interno e all'esterno degli istituti. 

I dati e le statistiche sono suscettibili di variazione.




Atti di vandalismo e danneggiamento ai bagni pubblici della passeggiata. Staccati dal muro e gettati in terra distrutti i contenitori degli asciugamani. I bagni sono impraticabili. Dopo il recente maquillage ai bagni pubblici, incivili e si possono definire solo cosi' hanno ridotto i bagni pubblici in questo modo, rendendoli impraticabili e fruibili per i tutti i cittadini. Siamo arrivati al limite della decenza e l'amministrazione comunale sarà costretta inevitabilmente a mettere delle telecamere per il controllo o chiuderli definitivamente. 






venerdì 15 novembre 2024

Con i Governatori del centrodestra si chiude la campagna elettorale del centrodestra al PalaTerni, trecento persone circa presenti. 














Gli alunni di infanzia e primaria Benedetto Brin, Don Milani, Aldo Moro, Cianferini, San Giovanni, Feliciangeli e Nucula sono coinvolti nell’attuazione del percorso promosso dal servizio di editoria sociale del Cesvol e rivolto alle scuole. Nel percorso dedicato ai temi dell’ambiente, dei diritti umani, della salute, della gentilezza e del cyberbullismo sono coinvolte molte associazioni: Arci Terni, Canile Monte Argento, Stefano Zavka, Comitato provinciale di Terni per l’Unicef, La Girandola, Associazione Diabetici, Centro sociale e culturale Polymer, Il Bucaneve. Associazioni che sono parti attive del percorso che punta ad avvicinare ragazze e ragazzi ai temi del volontariato, della solidarietà e dell’impegno civico e che porterà alla produzione di  libri su temi sociali. La pubblicazione dei volumi avverrà al termine di percorsi mirati che prevedono incontri, uscite e laboratori tematici attivi in classe con le associazioni, laboratori di scrittura e illustrazione creativa. Il percorso coinvolge oltre 400 alunni e dà valore a parole chiave come disabilità, invecchiamento attivo, nuove povertà, promozione della salute, interculturalità e disagio sociale.

Il progetto si intitola “Io leggo per gli altri”, è dell’Associazione genitori Terni e punta a formare, con una serie di incontri gratuiti, persone dai 18 anni d’età che vogliono imparare l’arte di diventare lettori per gli altri. Il progetto di Age consiste in una serie di incontri che verranno svolti in biblioteca a titolo gratuito per chi ha il desiderio di diventare volontario di lettura ad alta voce. Attività che può essere svolta nelle scuole di ogni ordine e grado, nelle case di riposo, nelle associazioni ma anche come sostegno per le persone sole. Il corso gratuito per lettori volontari è rivolto a chiunque sia interessato ai percorsi di lettura per grandi e piccini. Cinque gli incontri, a partire da dicembre, tutti ospitati in Bct e a termine del percorso i volontari saranno operativi come “raccontastorie”. Per le iscrizioni basta inviare una mail a: ageumbria@gmail.com  o un messaggio su Whatsapp al numero 338 8014801.

La sfida è tra la Tesei e la Proietti e non ce ne vogliano gli altri candidati ma secondo i sondaggi usciti la contesa sarà a due. Le percentuali in tutti i sondaggi danno la Tesei in vantaggio non solo per le sue capacità e per il credito concesso nello stop amministrativo dovuto al  Covid ma anche per i i risultati raggiunti. Anche per queste elezioni come si è vissuto in Liguria e per le amministrative a Perugia il risultato sarà sicuramente in bilico fino alla fine. La regina dei partiti sarà FdI che si proietta tra un probabile 22/25%, FI tra l'8/11%, Lega 3/6%, Lista Tesei Presidente 5/8%, Alternativa Popolare 1/3%, Noi Moderati 1/3% e Udc 0,50/1,50. Pochissimi ternani purosangue in lizza rispetto a cinque anni fa per raggiungere un posto a palazzo Donini e se non quelli della Provincia potranno giocarsi veramente la loro chance specialmente in un collegio unico. Per il centrodestra in pole position sono tre e sono tutti di FdI, Paola Agabiti, assessore uscente; Eleonora Pace, Presidente del Consiglio regionale e Daniele Nicchi, Presidente della I commissione regionale. Per FI in corsa Laura Pernazza in ticket con l'ex sindaco di Perugia, Andrea Romizi e nella Lega Valeria Alessandrini è pronta a pesarsi con i suoi voti e non più con il bacino leghista lontano dai fasti del quasi 40%. Tutto dipenderà dalla riconferma di Donatella Tesei sia per il premio di maggioranza e sia per la continuità della Giunta, Melasecche docet e sempre in campo in attesa degli eventi. Nel centro sinistra il Pd è pronto a farla da padrone e a prescindere dal risultato elettorale, anche in caso di sconfitta conterà cinque consiglieri eletti con uno share che dovrebbe superare il 25%, tra i ternani non c'è più Fabio Paparelli ormai in quiescenza politica. Un posto in gioco è per Francesco Filipponi e Maria Grazia Proietti se non dovesse vincere la Stefania Proietti, più distante sembrerebbe il sindaco di Narni Francesco De Rebotti. Umbria Domani potrebbe essere la sorpresa delle elezioni per i progressisti, le proiezioni danno la lista tra il 3/6% e Carlo Ottone uomo dell'ex Margherita se risulterà il più votato potrebbe strappare un posto a Palazzo Donini anche in caso di sconfitta del centrosinistra. M5S tra il 4/7% mette in campo i due ternani Valentina Pococacio e Luca Simonetti. Marco Rizzo con il suo nuovo partito Democrazia Sovrana Popolare si attesterebbe tra il 2/5%, pronto ad entrare in Consiglio regionale. Per le altre liste non in coalizione le speranze si riducono e le percentuali sono variabili tra lo 0,5/2,5%. La scommessa del gioco degli scarti per l'una o per l'altra coalizione sarà decisiva per la formazione dello scacchiere regionale.Una contesa apertissima che si scontrerà con la crescita dell'astensionismo che potrebbe superare prepotentemente il dato ligure rendendo incerto il risultato per il nuovo Governatore.  

Il rapporto di popolazione tra Terni e Perugia è di 1 a 3 e ogni considerazione sul voto è fine a se stessa, il voto nel territorio è fondamentale per il destino di ogni candidato e anche le recenti elezioni in Liguria dimostrano quanto è più sentito il voto nei piccoli centri rispetto alle città. I ternani che vorranno essere eletti dovranno raccogliere preferenze nel territorio della provincia di Perugia. Un'impresa ardua per il campanilismo esasperato e per un'egemonia consolidata di scelte del Capoluogo di regione. In Umbria per le elezioni regionali è attualmente in vigore una legge elettorale introdotta nel gennaio 2010 e poi modificata nel febbraio 2015. Il governatore che verrà eletto in Umbria sarà quello che riuscirà ad ottenere anche un solo voto in più rispetto agli altri sfidanti. Rispetto a tutte le altre elezioni amministrative non ci sarà un ballottaggio. L’assemblea legislativa avrà in tutto 20 consiglieri più il Presidente della Giunta Regionale mentre i seggi verranno assegnati in modo proporzionale in base all’unica circoscrizione in cui verrà divisa la regione. In ogni caso la legge comunica che il vincitore delle elezioni dovrà avere almeno il 60% dei seggi nel Consiglio regionale. Qualora non si arrivi a tale soglia allora verranno assegnati seggi alla colazione vincitrice fino a che tale soglia non verrà raggiunta sottraendoli quindi alle coalizioni che non hanno vinto. Non sarà, infine, ammesso il voto disgiunto ed ogni persona che voterà potrà esprimere fino a due preferenze con il voto di genere. Se non si rispetteranno tali regole allora la seconda preferenza verrà annullata. Otto candidati in corsa alle elezioni regionali in Umbria il 27 ottobre  2019 mentre per le elezioni del 17/18 novembre sono nove:

Donatella Tesei:
-Unione di centro
-Alternativa popolare
-Lega
Noi moderati
-Forza Italia
-Fratelli d'Italia
Stefania Proietti:
-Umbria domani
-Civici umbri
-Umbria per la sanità pubblica
-Partito democratico
-Umbria futura (che unisce Azione, +Europa, Socialisti e altre liste riformiste e civiche)
-Movimento 5 stelle
-Alleanza Verdi-Sinistra
Elia Francesco Fiorini: Alternativa per l’Umbria
Martina Leonardi: Insieme per un'Umbria resistente
Giuseppe Paolone: Forza del Popolo
Moreno Pasquinelli: Fronte del Dissenso
Fabrizio Pignalberi: Quinto polo per l'Italia-Più Italia sovrana
Marco Rizzo: Alternativa riformista -Democrazia sovrana e popolare
Giuseppe Tritto: Umani Insieme Liberi




Sono 701.367 gli elettori umbri chiamati alle urne domenica 17 e lunedì 18 novembre, dalle ore 7 alle ore 23, per eleggere il Presidente della Giunta regionale ed i consiglieri che formeranno l’Assemblea legislativa dell’Umbria. Gli elettori sono 523.343 in provincia di Perugia (268.810 donne e 254.533 uomini) e 178.024 in quella di Terni (86.127 uomini e 91.897 donne). Il 27 ottobre del 2019 erano stati chiamati alle urne 703.596 elettori. I seggi elettorali sono 1000, dei quali 706 in provincia di Perugia e 294 in quella di Terni. Normativa, documenti, istruzioni, facsimile della scheda di votazione, manifesto delle candidature a Presidente e delle liste elettorali sono pubblicati sul portale della Regione Umbria, all’indirizzo www.regione.umbria.it, nella sezione “Elezioni regionali 2024” (http://www.regione.umbria.it/la-regione/elezioni-regionali)  attraverso la quale, con un collegamento diretto con il Ministero dell’Interno, potrà essere seguito in tempo reale tutto l’andamento delle elezioni regionali 2024 in Umbria: affluenza alle urne, risultati provvisori dell’elezione del Presidente della Giunta regionale, voti ottenuti dalle liste e dai candidati all’Assemblea legislativa. L’Ufficio Stampa della Giunta regionale garantirà la diffusione delle informazioni sullo svolgimento delle operazioni elettorali.

‘Senologia 2024: il futuro è adesso’. Questo il nome del convegno che, venerdì 15 e sabato 16 novembre, si svolgerà all’hotel Garden di Terni sotto la guida scientifica della dottoressa Lorella Fioriti. L’evento si svolge con il patrocinio dell’azienda ospedaliera ‘Santa Maria’, dell’associazione Italiana Donne Medico e dell’Ordine provinciale dei medici chirurghi e odontoiatri. «Il convegno si propone – viene sottolineato – di esplorare le nuove frontiere della medicina digitale, con un focus particolare sulle innovazioni tecnologiche applicate alla senologia. L’obiettivo è tracciare un quadro aggiornato delle tecnologie informatiche di supporto e delle applicazioni cliniche attualmente disponibili o in fase di sviluppo. L’incontro sarà l’occasione per approfondire gli utilizzi dell’intelligenza artificiale nella diagnostica e nelle scelte terapeutiche, con uno sguardo anche agli sviluppi futuri». Gli esperti parleranno di «evoluzione della diagnostica per immagini, analisi delle tecnologie avanzate per la diagnostica e gli interventi in campo senologico, inclusa l’integrazione con l’intelligenza artificiale, innovazioni in campo anatomo-patologico e chirurgico, un focus sulle tecniche di de-escalation, concetto che ha trasformato il trattamento del tumore mammario dagli anni ’70, a partire dai risultati rivoluzionari del trial Milano 1 condotto dal prof. Umberto Veronesi». Focus poi su «nuove conoscenze sugli stili di vita e prevenzione: analisi delle correlazioni tra alimentazione, attività fisica e salute del seno, evidenziando l’importanza della prevenzione per un approccio terapeutico sempre più personalizzato».

Fabio Laurucci è consigliere comunale di minoranza a San Gemini eletto nella Lista Unità & Responsabilità per Bracco Sindaco.

1) Proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali

La Regione Umbria deve darsi un nuovo indirizzo di programmazione. 
Non può essere lasciata all’improvvisazione di classi politiche non all’altezza o alla sola autonomia del mercato poiché in assenza di una visione strutturale gli unici risultati, ovunque misurabili, sono polarizzazione della ricchezza dal basso verso l’alto e classificazione gerarchica delle aree geografiche e produttive. Programmare un nuovo sviluppo significa quindi da un lato rafforzare i percorsi di formazione scuola università e acquisizione di competenza professionale, dall’altro supportare le piccole medie imprese e commerciali che sono il motore dell’economia regionale. Per fare ciò occorre: un piano di attrazione degli investimenti, la capacità di fissare obiettivi concreti in una forbice temporale ed inoltre garantire l’equità nella redistribuzione delle risorse e degli incentivi economici per non aumentare la differenza fra una presenza ormai importante di pochi grandi gruppi economici ed il tessuto diffuso nella produzione e dell’offerta dei servizi.

2) Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell'ottica di città dinamiche

I centri storici delle nostre realtà urbane diventano attrattivi se sono in grado di coniugare incentivi al consumo e qualità del tempo libero. Non è certo concedendo l’accesso selvaggio del mezzo privato a sostenere gli esercizi di prossimità, ma una politica che disincentivi la gentrificazione dei grossi agglomerati commerciali, delle grandi distribuzione, collocati proprio a ridosso dei centri storici. Occorrono quindi incentivi diretti ed indiretti alle attività di commercio, così che possano rendersi competitivi rispetto alla grande rete commerciale. Al tempo stesso la rivitalizzazione dei centri urbani e dei borghi di cui l’Umbria è ricca può avvenire solo con una attenta programmazione di eventi culturali, musicali, enogastronomici ed artistici che possano stimolare l’impiego di un tempo libero dal lavoro che non sia solo esercizio di consumo ma anche soddisfacimento delle esigenze immateriali cioè intellettuali, ricreative e sociali. Una politica di grandi eventi diffusi renderebbe attrattive le nostre città non solo per chi vi abita ma anche per chi trarrebbe interesse dal visitarle.

3) Piano regionale non autosufficienza: perché l'Umbria continua a negare l'assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili?

-Da tempo le famiglie e i caregiver delle 63 mila persone con disabilità, presenti in Umbria, hanno bisogno di aiuti e sostegni, ma questa necessità ineludibile non può essere risolta con il solo  bonus senza una vera presa di coscienza sui diritti. Pur ritenendo legittime le richieste economiche per la “sopravvivenza qui ed ora” per tante famiglie in difficoltà con situazioni gravi e gravissime, non si può pensare che solo con un bonus economico, si possano risolvere le necessità di persone con disabilità grave e gravissima. Il “contributo”, peraltro irrisorio e proveniente dallo stesso capitolo di bilancio, andrebbe a sottrarre risorse per quello che invece, anche alla luce della attuazione della Legge delega sulla disabilità con l’approvazione degli ultimi Decreti attuativi (decreto n. 62/24), dovrà garantire il pieno e soddisfacente percorso del “prendersi cura” da un lato garantendo l’assistenza necessaria per le persone con disabilità grave e gravissima e dall’altro le azioni e i servizi per la piena inclusione all’interno del progetto personalizzato adeguatamente finanziato e sostenuto dai Servizi sanitari, socio-sanitari e socio-assistenziali. Occorre programmare interventi che garantiscano l’effettiva realizzazione del progetto di vita duraturo, in linea con le esigenze e le aspettative delle persone con disabilità e delle loro famiglie.

giovedì 14 novembre 2024

L'Agenzia del Demanio ha pubblicato il bando integrato per la riqualificazione dell'ex carcere femminile di Perugia, segnando un importante passo avanti nel processo di trasformazione dello storico edificio nella nuova sede della Procura della Repubblica. Il progetto, dal valore complessivo di € 15.767.021,78, prevede l'affidamento della progettazione esecutiva, il coordinamento della sicurezza e l'esecuzione dei lavori, con scadenza per la presentazione delle offerte fissata al 30 dicembre 2024. L'intervento si inserisce in un più ampio programma di rigenerazione urbana che coinvolge l'intero complesso degli ex istituti penitenziari di Perugia, comprensivo del carcere maschile e del padiglione Paradiso, destinati a diventare parte integrante della nuova cittadella giudiziaria. Il progetto, fortemente voluto dalla Regione, porta in sé anche un valore simbolico e rappresenta una svolta significativa per il territorio con la trasformazione di un luogo di detenzione in un presidio di giustizia accessibile ai cittadini, contribuendo così alla rigenerazione urbana del centro storico perugino. La riqualificazione, oltre a preservare il valore storico-culturale dell'edificio, si allinea con la visione innovativa dell'Agenzia del Demanio di valorizzare il patrimonio immobiliare dello Stato secondo principi di sostenibilità e digitalizzazione, ponendo al centro le esigenze della collettività.

All'auditorium San Francesco al Prato a Perugia nel pomeriggio ha accolto insieme alla candidata del centrodestra Donatella Tesei i leader del centrodestra, Maurizio Lupi, Antonio Tajani, Matteo Salvini, Stefano Bandecchi e la Presidente del Consiglio. Sala gremita in ogni ordine di posto per circa 800 persone presenti. Domani sera si chiude al Palaterni con i Governatori del centrodestra.












Luca Simonetti già consigliere del Gruppo M5S a Terni è coordinatore territoriale del Movimento.

1) Proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali

-L'Umbria deve puntare su uno sviluppo tecnologico integrato che coinvolga tutti i settori. Dobbiamo posizionarci come polo di eccellenza per la transizione digitale e verde. Nei prossimi cinque anni, la Regione dovrà intercettare i fondi europei disponibili per accelerare l'implementazione dell'intelligenza artificiale (IA) nelle industrie locali, soprattutto nel campo dell'energia, dei servizi, della cultura e della sicurezza. L'IA potrebbe essere applicata, ad esempio, per la gestione delle reti energetiche, dei servizi pubblici e per la valorizzazione del patrimonio culturale. Terni ha già competenze solide in questi ambiti, che dobbiamo sfruttare meglio sul nostro territorio. La città deve riscoprire quella vocazione all'informatica e al digitale di cui troppo poco si parla. Terni può diventare attrattiva anche per multinazionali come Microsoft che ha annunciato l'intenzione di investire nei server in Italia una cifra intorno ai 4 miliardi. Purtroppo, in questo come in altri settori che ben conosciamo, pesa la crisi dovuta all'aumento del costo dell'energia. Ma è una strada da seguire perché Terni può e deve diventare attrattiva anche in questo campo.

2) Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell'ottica di città dinamiche

-Riproporre soluzioni che non tengono conto di questa trasformazione significa perdere tempo. Oggi le persone vivono il proprio tempo libero con passioni mirate, come lo sport, la ristorazione e gli eventi culturali, subordinando spesso le proprie esperienze alla instagrammizzazione della realtà. Per questo l'estetica del territorio, la valorizzazione del patrimonio storico e culturale ed enogastronomico e il supporto alle pro loco e ai comitati di quartiere devono essere le priorità per il rilancio degli spazi urbani. Dobbiamo favorire un ritorno alla socializzazione reale, incentivando anche iniziative che promuovano il rapporto diretto tra le persone, senza i filtri della tecnologia.

3) Piano regionale non autosufficienza: perché l'Umbria continua a negare l'assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili?

-La nostra priorità è quella di avere servizi che funzionino, come sancito da tutte le leggi sui diritti delle persone con disabilità. L'assegno di cura è una delle opportunità che possono essere messe in campo, ma l'obiettivo deve essere un sistema di Welfare che garantisca il diritto a un Progetto di Vita Individuale per le persone con disabilità, come stabilito dal D.Lgs. n° 62/24. L’uso di bonus temporanei, quando sono insufficienti e non strutturali, può essere controproducente. È necessario un cambiamento profondo del welfare regionale per garantire equità e rispetto dei diritti, l’autodeterminazione e le scelte delle persone con disabilità e delle loro famiglie.


mercoledì 13 novembre 2024

L’Associazione diabetici Terni torna in piazza in occasione della Giornata mondiale del diabete con la consueta iniziativa che punta su informazione e prevenzione. Venerdì 15 e sabato 16 novembre, in piazza della Repubblica, dalle 9 alle 13, sono in programma screening gratuiti della glicemia e pressione arteriosa. I volontari, col contributo del personale di Farmacia Terni, forniranno informazioni sulla patologia e sulla sua prevenzione con la distribuzione di materiale divulgativo. Anche l’edizione di quest’anno sarà dipinta di blu, il colore che caratterizza il diabete. Da domani saranno illuminate di blu la fontana a lato di palazzo Spada e la torre della biblioteca comunale. Il 30 novembre poi, nella sala polivalente del Cesvol, che collabora agli eventi promossi dall’associazione diabetici Terni, in via Montefiorino 12c, ci sarà l’incontro con le scuole primarie sul tema “Capire il diabete”. A seguire la premiazione dei vincitori della mostra fotografica “Il diabete, ovvero mister D..in un click” promossa da Corediab Umbria, il Coordinamento delle associazioni per il diabete della Regione Umbria.


Aefor è l’associazione nazionale di secondo livello che riunisce e coordina le associazioni territoriali di enti di formazione indipendenti. La missione è promuovere l'innovazione, la collaborazione e l’eccellenza nel settore della formazione professionale e continua. Aefor Nazionale si pone l’obiettivo di mettere a fattor comune le esperienze delle singole Aefor regionali per interloquire con le istituzioni, tra cui Ministeri, Regioni, Fondi Interprofessionali e altri enti strategici, in un dialogo costruttivo e orientato al miglioramento del sistema formativo. L'Aefor, l'associazione degli enti formativi umbri, nata da poche settimane - di cui fanno parte 24 società con circa 2.000 addetti e un volume complessivo di fatturato di 25 milioni - ha organizzato due incontri con alcuni candidati alla presidenza della Regione, Donatella Tesei e Stefania Proietti. Entrambi gli eventi, che hanno visto una partecipazione numerosa e attiva degli iscritti, hanno confermato l'importanza strategica della formazione nell'attuale contesto socio-economico. Sia la  Tesei che la Proietti hanno sottolineato l'importanza dell’investimento nella formazione a valere sui programmi operativi, sia per i giovani Neet che per i lavoratori che desiderano acquisire nuove competenze. L'Aefor a seguito delle rispettive manifestazioni di fiducia da parte dei candidati, si impegna a collaborare con l’Istituzione regionale per migliorare il sistema formativo al fine di renderlo sempre più coerente con i risultati attesi e augura il meglio al candidato vincitore.


Alessandro Montedori è un medico, è il Presidente del CO.SA.U (Comitati sanitari umbri). Lavora presso la Regione Umbria (Direzione salute e coesione sociale) come responsabile della sezione assistenza ospedaliera, ricerca e innovazione. 

Umani insieme Liberi (realtà ideata da un progetto del Comitato Umani nato in Umbria il 17/11/2022) è una coalizione civica innovativa ed unica nel panorama politico regionale e nazionale, formata da cittadini liberi, indipendenti, professionisti che lavorano nella società civile, provenienti da realtà associative regionali (come il Comitato Umani) ed extraregionali (come La Genesi, Scelta Libera, Agenda 2029 e Guardiani del Cielo) e da nuove realtà politiche popolari, moderne, emergenti.Umani Insieme Liberi vuole portare i Cittadini competenti (e non presi a caso come in precedenti distruttive esperienze) dentro le istituzioni, renderli indipendenti da forze politiche parlamentari ormai dirette da interessi stranieri ed essere così una realtà sociale capace di rendere i cittadini artefici del proprio destino politico ed amministrativo.Umani Insieme Liberi si propone come obiettivo prioritario quello di rifondare la convivenza civile tra esseri umani improntata ai principi di libertà e solidarietà: la libertà è condizione imprescindibile per operare con dignità e responsabilità in quanto costituiti da anima e spirito mentre la solidarietà è legata al fatto che siamo anche fatti da una componente materiale e mortale. Il tempo storico e sociale dei partiti con le loro identità ideologiche divisive è finito, e la maggioranza silenziosa dei potenziali elettori delusi che non va più a votare, rifiuta il classico sistema partitocratico, è il momento della coesione sociale, per restituire legittimamente il potere non solo elettorale ma decisionale ai cittadini, attraverso un modello di democrazia partecipativa come solo noi proponiamo. La nostra proposta metodologica, totalmente innovativa e rivoluzionaria trova un riscontro positivo in modelli sociali, simili, di democrazia partecipativa implementati con successo in Europa, come in Francia, in Olanda, in alcuni lands tedeschi, in regioni a statuto speciale come la Catalogna. In Francia e’ stata creata" la charte de la participation du public” alla governance nei settori ecologici, dell’agricoltura, dello sviluppo urbanistico e dello sviluppo economico in generale. 




1) In breve proposte per lo sviluppo della Regione Umbria in tutte le sue peculiarità territoriali


-L’Umbria può fungere da laboratorio di ripartenza per tutta la Nazione in quanto, paradossalmente, il relativo isolamento non ha ancora cancellato del tutto identità e peculiarità per cui è molto amata.

Nella maggior parte del Paese ormai i modelli devastanti di consumismo compulsivo e massificazione forzata fanno si che trovarsi a Milano, Berlino o Parigi non si nota alcuna distinzione. I Borghi e le piccole Città tipiche dell’Umbria si potranno conservare solo contrastando da un lato la svendita dei beni pubblici alle multinazionali come già avvenuto per la gestione delle acque e ora si vorrebbe espandere anche all’intero territorio da destinare ad impianti quali inceneritori, campi agrivoltaici, parchi eolici … e dall’altro impedendo la riduzione di tutti quei presidi (uffici postali, sportelli bancari, servizi sanitari ed educativi, trasporti... ) che rendono vivibile un territorio in nome di un efficientismo che denota la sudditanza della politica agli interessi degli speculatori finanziari. Il territorio e le bellezze umbre sono il risultato di tremila anni di sapiente lavoro di decine di generazioni che non possiamo consegnare alla barbarie ma lasciare intatti alle generazioni future.


2) Una ricetta per rivitalizzare i centri cittadini nell'ottica di città dinamiche


Facili ricette per salvare tutto questo non esistono se non si riparte dall’incentivare il bene più prezioso di una Nazione (sta nel nome nome stesso) ovvero la numerosità dei suoi abitanti e la presenza di coppie giovani eterosessuali che desiderano avere dei figli: per ogni euro speso dal bilancio regionale se ne dovrebbe dedicare un altro per difendere la vita fin dal concepimento. Tra pochi anni, in Umbria, il rapporto giovani in età lavorativa sarà nettamente inferiore a coloro che sono in pensione facendo così saltare ogni equilibrio sociale ed economico. Umani Insieme Liberi propone due metodologie di lavoro: la democrazia partecipativa e l’economia circolare ovvero un modello sociale totalmente innovativo di democrazia partecipativa come metodo di governo regionale con un piano di sviluppo economico basato sull’economia circolare, riconosciuta da tutti i paesi della Unione Europea ed anche a livello mondiale, fulcro della strategia di sviluppo realmente sostenibile per il futuro dell’umanità. Il Governo della regione si attuerà attraverso l’ istituzione dell’agenzia regionale di Programmazione-Sviluppo-Ricerca ed Innovazione Sostenibile nell’ambito di un modello basato sull’economia circolare che potrà utilizzare i fondi strutturali, a fondo perduto dell’Unione Europea (non a debito e con interessi come quelli del PNRR), destinati agli Stati Membri, come previsto dal circular economy action plan della EU (https://environment.ec.europa.eu/strategy/circular-economy-action-plan_en?prefLang=it). Questa Agenzia studierà ed analizzerà specificamente le problematiche ed i punti di forza della Regione Umbria e avrà il compito di proporre progetti in tutti i settori strategici (relativi alle Politiche Familiari e Sociali, Formazione/Lavoro,  Ambiente, Agricoltura, Energia, Sanità, Trasporti/Infrastrutture, Economia, Turismo e Cultura). Questa Agenzia sarà composta da specialisti affermati nelle varie discipline, indipendenti (ovvero senza conflitti di interesse con multinazionali o finanziatori privati), provenienti dal mondo accademico e da quello lavorativo e da Commissioni di Cittadini Esperti anch’essi Indipendenti; entrambe le parti collaboreranno strettamente tra loro, realizzando il vero principio della democrazia decisionale partecipativa e verranno finanziate dalla Regione. Particolare attenzione avrà l’attuazione di misure eccezionali e virtuose a favore della maternità non surrogata e della famiglia eterosessuale (nucleo fondante e insostituibile della società) per realizzare uno straordinario sostegno alla natalità al fine di raggiungere un indispensabile incremento demografico regionale, imprescindibile per la difesa dell’identità umbra.



3) Piano regionale non autosufficienza: perché l'Umbria continua a negare l'assegno di cura/sollievo per le famiglie di disabili


-In merito alla questioni legate alla disabilità Umani Insieme Liberi ritiene che vadano affrontate nel quadro generale di sostegno alla vita dal concepimento alla morte naturale: ogni aiuto deve rafforzare il patto intergenerazionale e della Comunità in quanto la disabilità è la condizione permanente dell’essere umano. Infatti veniamo al mondo con disabilità al 100% e bisognosi di essere accompagnati dai familiari e da tutta la comunità verso l’acquisizione di abilità diverse secondo le proprie possibilità e talenti. Tale condizione sarà temporanea ed in questo periodo saremo chiamati a restituire quanto ricevuto alle generazioni più giovani e a quelle più anziane della nostra fino a quando anche noi progressivamente, con l’età o per malattie intercorrenti, torneremo progressivamente verso forme crescenti di disabilità fino alla morte naturale. La disabilità pertanto non è un settore specifico della vita umana da affrontare con spot elettorali ma la condizione permanente di ogni singolo individuo quale soggetto ricevente e/o donante di cura e diremmo addirittura caratterizzante l’essere umano rispetto alle altre forme di vita animale e probabilmente perché dotati anche di una componente che va oltre la materia e che ci distingue.

Per Umani Insieme Liberi l’essere umano è sempre soggetto sacro e mai oggetto o macchina da sfruttare: quando un cittadino chiede ad un politico perché dovrebbe votarlo prima dovrebbe chiedergli “Che cosa è per lei l’essere umano?”.









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