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mercoledì 4 aprile 2012


I dipartimenti di prevenzione delle Asl devono essere organizzati, deve essere garantita l’esistenza e autonomia sia tecnico-funzionale che organizzativa dei servizi. Assumere iniziative normative dal ministro della salute per gli adempimenti in Regione per assicurare che gli assetti organizzativi dei dipartimenti di prevenzione vengano uniformemente assicurati e mantenuti in tutte le Aziende sanitarie. I servizi fanno riferimento a specifiche discipline cui si deve accedere mediante pubblico concorso e diplomi di specializzazione post-laurea. In alcune Regioni tra cui l’Umbria invocando la propria autonomia organizzativa accorpano svariati servizi dei dipartimenti di prevenzione sia medici sia veterinari dove la infungibilità è chiara; specializzazioni in ambito medico che non possono essere scambiate per abbassare la qualità dei servizi con i costi. Equipollenze dei titoli di studio e dei servizi prestati ai fini del solo accesso come la deprecabile consuetudine di contratti annuali per persone in quiescenza che dolorosamente fanno slittare i concorsi. I liberi professionisti che vengono impiegati per determinate competenze con decorrenze annuali o a decorrenze mensili  sono solamente un palliativo improponibile.  Nessun aumento stipendiale ma solamente la fermezza di sapere che in questo momento i dipendenti hanno bisogno di lavorare, è inaudito e strumentale. La riforma endoregionale ci si augura sia in grado di sopperire a tutte quelle mancanze, che solo con le promesse non potranno ottenere nulla e confondere distretti Asl con azienda ospedaliera  sono solo l’indice di comoda confusione. Nel pianeta carcere diversificare il personale e ottimizzare il lavoro senza dispiego di soldi pubblici tornerebbe utile. Specializzazioni sempre a termine come fisioterapisti, chirurghi per protesi vengono dopo di un’organizzazione stabile e capillare. Le scelte vengono dall’alto e proprio in Regione usciranno le nuove strategie per una possibile Asl unica( con una sede distaccata) e un’azienda ospedaliera su due fronti tutta da inventare. E’ proprio la politica che deve intervenire perché è inammissibile tutelare soggetti sottoposti al 41 bis o per aver commesso reati gravi e lasciare soggetti con gravi tossicodipendenze curati con il metadone e sottoposti a terapie psichiatriche dure ed esose che poi usciti dal penitenziario non avrebbero denaro per vedersele prescrivere e somministrare. In Tk lasciare infermieri nei turni festivi senza personale di guardia medica è improponibile!!! Intanto giovani in attesa del responso del concorso Asl al Palaevangelisti di Perugia aspettano di scalare la graduatoria. L’azienda sanitaria locale nel tema della rivisitazione organizzativa ha bisogno di input, specialmente per quanto riguarda l’Asl4. Nel futuro dei giovani gli Enti Locali non possono sottrarsi alle esigenze generazionali in tema di salute e occupazionali in tema di opportunità.

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