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giovedì 18 ottobre 2012

Da Pubblico giornale

Dalle vie dello spaccio di Roma ci spostiamo a Terni recita Gabriella Greison che secondo uno studio sulle acque reflue, condotto dall'istituto Mario Negri  di Milano è insieme a Perugia il più grande centro italiano di consumo di eroina. Lo studio che ha monitorato gli scarichi di 17 città italiane ha mostrato che nelle fogne di Terni vengono scaricate giornalmente 98 milligrammi di eroina. Lo studio del Dipartimento delle Politiche Antidroga da cui emersa la geolocalizzazione del fenomeno di spaccio di eroina (si parte dal centro minore per arrivare alle grandi città sia per l'assunzione che per il numero) con ragazzi sotto i 19 anni. Il servizio notturno della farmacia centrale di Terni a detta del suo responsabile (vicino alla passeggiata) denota più tossici del passato!!!!! Siringhe richieste in aumento, anche 15 persone a sera e nel fine settimana si moltiplicano!!! I farmacisti hanno l'obbligo di dare siringa e acqua a chi li chieda e se non hanno i soldi non importa........ e noi paghiamo. Chi si "buca" fuori dalla farmacia e addirittura vengono a rifornirsi da Perugia. Garantismo? Tutte le tipologie di persone e la polizia non può che monitorare e... . Ma i tossici sono malati? Purtroppo si e il contribuente deve mantenerli!!!! I dati allarmanti che riguardano Terni, rientrano in una più ampia emergenza eroina, che riguarda l'intera regione umbra, ed è nota già da qualche mese: i numeri parlano di 240 arresti per spaccio nel 2011, 28 morti per overdose, e quasi centomila siringhe da insulina vendute nel capoluogo. Lo snodo di collegamento di Terni che parte da Torino e scende fino a Bari racchiude in maniera esemplare quanto può sfruttare e distruggere a convenienza, la cultura dello stupefacente. Si intervenga e non si pongano più limiti di al di sotto di grammi!!!!



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