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domenica 6 ottobre 2013



Dopo il regolamento emanato dal ministero delle Infrastrutture, che nei mesi scorsi aveva espressamente chiesto ai vari enti l'eventuale presenza sul territorio di interventi non terminati o non fruiti dalla collettività, la comunicazione da parte del comune di Terni all'Osservatorio regionale dei contratti pubblici è stata: non ve ne sono. L'assessore ai lavori pubblici afferma attraverso il meticoloso controllo degli uffici dirigenziali e dei responsabili in pectore che non ci sono opere da classificare come incompiute, in quanto non rientranti nelle caratteristiche previste dalla normativa vigente. La Giunta comunale incaricando le sei direzioni interessate di stilare l'elenco delle opere che potevano essere classificate come incompiute, ha adottato alla lettera il regolamento con le note dirigenziali. Insomma a Terni nessuna opera è abbandonata da anni? Zona S. Giovanni per il circuito di scuola guida per disabili, la Bocciofila Prampolini, La Casa delle musiche, la casa di cura a posto dell'ex Gruber, gli studios di Papigno e altre strutture che non sono interamente dell'amministrazione locale o comunque sono abbandonate da decenni, non esistono? Il M5S, CasaPound, le associazioni culturali, le minoranze consiliari in città sono da anni sul piede di guerra... ma come trapela le opere non sono incompiute se con gli interventi in attuazione potrebbero essere concluse chissà quando. "Trovato il regolamento, si trova l'inganno?" Le situazioni sono sbloccate e nel 2014 tanti "cantieri" in corso d'opera saranno aperti? In sostanza per rientrare nei parametri basterebbe che l'opera sia inserita nei piani delle opere pubbliche o che ci siano un complesso di enti coinvolti, mentre rientrerebbero nella categoria "incompiute" quelle opere in cui i lavori sono iniziati ma non completati per varie cause. Rientrano in quei parametri per la mancanza di fondi, per sopravvenute nuove norme tecniche o disposizioni di legge, fallimento, liquidazione coatta e concordato preventivo dell'impresa appaltatrice, risoluzione del contratto o recesso in seguito alle vigenti disposizioni in materia di antimafia e per il mancato interesse al completamento da parte dei soggetti coinvolti nella realizzazione dell'opera. Da cittadino consapevole ho tanti dubbi.... .












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