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domenica 4 maggio 2014



E' stato presentato il 30 aprile a Perugia presso palazzo Donini, il dossier coraggioso e trasparente che consente una lettura del fenomeno della droga in Umbria nella sua complessa oggettività, un modo per rappresentare in modo completo la situazione reale. "La droga in Umbria" è stato realizzato dalla regione Umbria in collaborazione con l'associazione di Don Ciotti "Libera". Un lavoro svolto con grande cura scientifica, il fenomeno droga visto non solo dal punto di vista dei numeri e del suo risvolto giudiziario ma soprattutto dal punto di vista sociale e culturale. Un contributo per migliorare le azioni che competono alle istituzioni regionali e locali, soprattutto sul fronte della prevenzione. Un dossier a disposizione di tutti per una funzione pubblica e per un'informazione corretta. Secondo la rappresentante della Regione presente insieme a Don Ciotti alla presentazione, l'Italia in questi anni ha privilegiato l'approccio "penale" al tema droga invece che adoperarsi nella sua funzione prettamente sociale. Difatti il problema si è più volte rinchiuso nella mura dei carceri, dove la presenza dei tossicodipendenti raggiunge percentuali altissime. Misure alternative e reinserimento per tali soggetti, che sicuramente senza cure adeguate e in ambienti circoscritti non potranno mai trovare il miglioramento della loro esistenza. Le nuove leggi, il decreto "svuota carceri", la depenalizzazione dei reati oltre la bocciatura della Fini-Giovanardi che equiparava le droghe leggere a quelle pesanti, vanno in quella direzione. Politiche sociali e di prevenzione, non solo repressione sistematica. L'Umbria continuerà a fare la sua parte, magari innovando e migliorando le politiche e puntando sulla grande competenza e professionalità del servizio sanitario regionale, degli operatori dell'associazionismo e del volontariato. Una piaga sociale che può essere debellata solamente con l'apporto di tutte le componenti civili, con una maniacale repressione allo spaccio e con informazioni corrette da parte dei media. Il business della criminalità organizzata che si è sempre più impadronita del mercato degli stupefacenti, impone un'attenzione e delle precauzioni sempre maggiori. No alla droga e si alla vita, non sprecate il vostro tempo per l'inutilità e per il vostro avvenire.








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