Otto circoscrizioni i cui membri saranno scelti dalle forze politiche elette in consiglio comunale.
La proposta di regolamento presentata dal Partito Democratico e dal consigliere Monti come primo firmatario solleva una discussione più che pertinente sul tema del rapporto fra i quartieri, i centri minori e il comune.
Questa proposta secondo il M5S e a firma di Thomas De Luca oltre a svuotare il diritto dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti in libere elezioni democratiche viola la carta europea delle autonomie locali ratificata dal nostro paese.
Il M5S ha depositato una proposta di delibera di iniziativa consiliare che istituisce il percorso di un anno, 5 incontri nei quartieri dedicati all'ascolto con la convocazione della "giornata della democrazia".
Alle ore 15 si è riunita la III commissione consiliare per discutere in merito al decentramento e agli istituti di partecipazione.
La proposta di regolamento presentata dal Partito Democratico e dal consigliere Monti come primo firmatario solleva una discussione più che pertinente sul tema del rapporto fra i quartieri, i centri minori e il comune.
La proposta del PD infatti si incentra nella ricostituzione delle vecchie circoscrizioni, abrogate dalla legge, trasformandole in organi consultivi costituiti da consiglieri nominati dai partiti e proporzionalmente in base alla rappresentanza in consiglio comunale.
Questa proposta secondo il M5S e a firma di Thomas De Luca oltre a svuotare il diritto dei cittadini di scegliere i propri rappresentanti in libere elezioni democratiche viola la carta europea delle autonomie locali ratificata dal nostro paese.
Il M5S ha depositato una proposta di delibera di iniziativa consiliare che istituisce il percorso di un anno, 5 incontri nei quartieri dedicati all'ascolto con la convocazione della "giornata della democrazia".
Successivamente un'assemblea popolare di 300 cittadini finalizzata all'elaborazione di una bozza definitiva del nuovo regolamento si avvarrà del sito istituzionale del Comune, www.prendoparte.it per raccogliere osservazioni, proposte dai cittadini per poi approdare in consiglio per l'approvazione.
Le regole del gioco sono patrimonio di tutti.
Ci chiediamo:
E le altre forze politiche e movimenti che non stati eletti, e che in alcuni territori potrebbero avere più rappresentanza di palazzo Spada, non vengono prese in considerazione?
E le consulte non dovrebbero avere come obiettivo il riavvicinamento del cittadino ad interessarsi del bene comune della città dopo il forte astensionismo delle ultime elezioni?
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