Foto Umbria24.it |
Dopo la baguarre di ieri in Consiglio Comunale sulla questione cibo nelle mense scolastiche, il sindaco precisa che: "la giunta e la "maggioranza" non hanno ancora assunto alcuna decisione."
E prosegue:
"la scadenza dell’attuale contratto di servizio avverrà solo il 15 dicembre 2016 e quindi c’è tutto il tempo necessario per valutare, discutere e scegliere le modalità migliori per garantire, anche in futuro, la qualità del servizio, la sicurezza alimentare ed il quadro di sostenibilità economico-finanziario."
Gli atti approvati in consiglio garantiscono un percorso partecipato, aperto quindi non solo alle rappresentanze istituzionali ma a tutti i portatori di interessi, in primo luogo le famiglie degli alunni.
Il sindaco si impegna affinché tutto venga deciso nel rispetto della massima trasparenza e condivisione.
Nel programma del sindaco Di Girolamo alle elezioni 2014 si citavano "le cuoche a km 0" come garanti della qualità e del buon cibo.
Perché quindi rimuoverle?
Le scuole ternane sono quasi tutte dotate di cucine e possono produrre e distribuire circa 4000 pasti al giorno.
In realtà la proposta prevederebbe lo smantellamento del servizio delle mense in loco a favore di un ampliamento delle esternalizzazioni a società di cibi precotti.
Ma la domanda sorge spontanea, perché scegliere una ditta esterna che distribuirebbe cibi precotti, quando ci sono cucine e personale a disposizione?
Ieri nella seduta del consiglio comunale pezzi della maggioranza si sono schierati con il M5S, FI si è astenuta e ovviamente sui social network si è scatenata l'ira e la protesta bipartisan.
Resa dei conti nel Pd da parte di esclusi eccellenti, che pretendevano assessorati e mal di pancia di consiglieri stanchi di fare da "stampella" a soggetti con cariche e senza tessera di partito.
Malumore e rancori mai sopiti che riemergono ad ogni difficoltà.
Il problema mense era arrivato agli albori della cronaca già questa estate,
http://ternipolemica.blogspot.it/2015/08/pasti-precotti-nelle-scuole-materne-i.html
Alunni scontenti del peggioramento della qualità del cibo ma anche cuoche che rischiano inevitabilmente, nel ridimensionamento del personale, di perdere il posto di lavoro.
I bambini meritano la massima attenzione, e a maggior ragione come fresco papà ne sono ancora più convinto. Anche la questione occupazionale non va assolutamente sottovalutata, non bisogna dimenticarlo.
0 commenti inseriti:
Posta un commento
Commenta la polemica....