Negli ultimi anni si è assistito al progressivo smantellamento del welfare sociale cittadino, ormai non c'è più praticamente traccia.
Con queste parole il servizio tutela minori del comune di Terni rende noto la grave situazione di carenza.
Blocco di qualsiasi forma di aiuto economico e di sostegno al reddito delle famiglie, sia in forma di contributo ordinario che straordinario.
A fronte dell'assoluto disfacimento dei servizi sociali in questa città, i responsabili della gestione si sono dimostrati del tutto inadeguati a proporre forme alternative di welfare, valide a promuovere l'attivazione di nuovi servizi, i cosiddetti "servizi fantasma".
L'unica attività incrementata in maniera esponenziale, presso la direzione servizi sociali, è la proposizione di provvedimenti disciplinari verso gli operatori sociali, che in ambito professionale e sindacale hanno denunciato la cattiva gestione.
Per questo gli assistenti sociali, di un intero ufficio dei servizi sociali, si sono visti costretti a rivolgersi ad uno studio legale per tutelare la propria immagine, la dignità e la professione.
Le carenze finanziarie degli enti pubblici pongono la chiara necessità di limitare le spese e purtroppo, affermano nel comunicato, non riguarda tutti i settori della Pubblica amministrazione.
L'amministrazione comunale continua a destinare, ogni anno, per le posizioni organizzative (mini dirigenti) ingenti risorse.
Il servizio tutela minori si interroga:
se un Comune riesce a trovare 500.000 euro per le spese di personale, rimane difficile comprendere perchè non si riesce a trovare una cifra analoga da destinare ai servizi sociali rivolti alla fasce più deboli di questa città.
Con queste parole il servizio tutela minori del comune di Terni rende noto la grave situazione di carenza.
Blocco di qualsiasi forma di aiuto economico e di sostegno al reddito delle famiglie, sia in forma di contributo ordinario che straordinario.
A fronte dell'assoluto disfacimento dei servizi sociali in questa città, i responsabili della gestione si sono dimostrati del tutto inadeguati a proporre forme alternative di welfare, valide a promuovere l'attivazione di nuovi servizi, i cosiddetti "servizi fantasma".
L'unica attività incrementata in maniera esponenziale, presso la direzione servizi sociali, è la proposizione di provvedimenti disciplinari verso gli operatori sociali, che in ambito professionale e sindacale hanno denunciato la cattiva gestione.
Per questo gli assistenti sociali, di un intero ufficio dei servizi sociali, si sono visti costretti a rivolgersi ad uno studio legale per tutelare la propria immagine, la dignità e la professione.
Le carenze finanziarie degli enti pubblici pongono la chiara necessità di limitare le spese e purtroppo, affermano nel comunicato, non riguarda tutti i settori della Pubblica amministrazione.
L'amministrazione comunale continua a destinare, ogni anno, per le posizioni organizzative (mini dirigenti) ingenti risorse.
Il servizio tutela minori si interroga:
se un Comune riesce a trovare 500.000 euro per le spese di personale, rimane difficile comprendere perchè non si riesce a trovare una cifra analoga da destinare ai servizi sociali rivolti alla fasce più deboli di questa città.
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