Il consigliere Pd Michele Pennoni ha presentato un atto d'indirizzo per l'inserimento, nel bando per il servizio di refezione scolastica, di misure contro lo spreco alimentare.
Il consiglio comunale di Terni in data 21/12/2015 ha impegnato il sindaco e la Giunta ad attivare un percorso che provveda alla refezione scolastica attraverso la costituzione di un gruppo partecipato, per affrontare il tema della refezione scolastica ponendo al centro i temi dell'assicurazione alimentare, igienica e dell'educazione alimentare.
La delibera di Giunta comunale n.25 del 24 febbraio 2016, deliberava la riorganizzazione del servizio mense scolastiche attraverso l'approfondimento dell'organizzazione del servizio, dell'educazione alimentare e i criteri per l'elaborazione del capitolato di appalto.
Vista l'approvazione in consiglio comunale dell'atto d'indirizzo del "Manifesto dei giovani e degli enti locali per la riduzione dello spreco alimentare e del diritto globale al cibo" e l'adesione alla Carta di Milano, nella quale si riconosce il diritto al cibo come diritto fondamentale dell'uomo.
Siamo difronte, dichiara Pennoni, ad una presa di responsabilità collettiva, oltre un miliardo di tonnellate di spreco di cibo (un quarto del cibo sprecato sfamerebbe 795 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo) mentre mille miliardi di dollari è la spesa globale per il cibo perso o sprecato. Il problema è etico e ambientale.
Il cibo sprecato è il terzo produttore al mondo di anidride carbonica dopo Stati Uniti e Cina.
Nei giorni scorsi la Camera dei Deputati ha approvato il testo di legge contro gli sprechi alimentari che punta a semplificare le procedure per la donazione, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità' dei prodotti, ora il testo passerà al Senato per l'approvazione definitiva.
In attesa del tavolo tecnico che dovrà inserire i requisiti per il bando di assegnazione per la refezione scolastica, Pennoni con l'atto d'indirizzo chiede al futuro soggetto appaltatore di inserire nel capitolato gli strumenti amministrativi per fare educazione alimentare. Inoltre si permetta ai bambini di portare a casa i prodotti rimasti sui vassoi come panini, frutta e altro per combattere lo spreco e di riutilizzare il cibo rimanente per le necessità di chi si trova in difficoltà.
Il consiglio comunale di Terni in data 21/12/2015 ha impegnato il sindaco e la Giunta ad attivare un percorso che provveda alla refezione scolastica attraverso la costituzione di un gruppo partecipato, per affrontare il tema della refezione scolastica ponendo al centro i temi dell'assicurazione alimentare, igienica e dell'educazione alimentare.
La delibera di Giunta comunale n.25 del 24 febbraio 2016, deliberava la riorganizzazione del servizio mense scolastiche attraverso l'approfondimento dell'organizzazione del servizio, dell'educazione alimentare e i criteri per l'elaborazione del capitolato di appalto.
Vista l'approvazione in consiglio comunale dell'atto d'indirizzo del "Manifesto dei giovani e degli enti locali per la riduzione dello spreco alimentare e del diritto globale al cibo" e l'adesione alla Carta di Milano, nella quale si riconosce il diritto al cibo come diritto fondamentale dell'uomo.
Siamo difronte, dichiara Pennoni, ad una presa di responsabilità collettiva, oltre un miliardo di tonnellate di spreco di cibo (un quarto del cibo sprecato sfamerebbe 795 milioni di persone che soffrono la fame nel mondo) mentre mille miliardi di dollari è la spesa globale per il cibo perso o sprecato. Il problema è etico e ambientale.
Il cibo sprecato è il terzo produttore al mondo di anidride carbonica dopo Stati Uniti e Cina.
Nei giorni scorsi la Camera dei Deputati ha approvato il testo di legge contro gli sprechi alimentari che punta a semplificare le procedure per la donazione, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie e della tracciabilità' dei prodotti, ora il testo passerà al Senato per l'approvazione definitiva.
In attesa del tavolo tecnico che dovrà inserire i requisiti per il bando di assegnazione per la refezione scolastica, Pennoni con l'atto d'indirizzo chiede al futuro soggetto appaltatore di inserire nel capitolato gli strumenti amministrativi per fare educazione alimentare. Inoltre si permetta ai bambini di portare a casa i prodotti rimasti sui vassoi come panini, frutta e altro per combattere lo spreco e di riutilizzare il cibo rimanente per le necessità di chi si trova in difficoltà.
Concordo pienamente!!
RispondiEliminaConcordo pienamente!!
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