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mercoledì 24 agosto 2016

La sigla sindacale FIALS (Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità)  si schiera dalla parte del direttore dell'azienda ospedaliera Santa Maria di Terni, Maurizio dal Maso e qualifica come "strumentali e sterili" gli attacchi quotidiani che gli vengono rivolto  da esponenti politici.

Per la Fials il sospetto, è che dietro queste polemiche sterili e strumentali, si nasconda invece il vero disegno di ridimensionamento della autonomia della Azienda Ospedaliera di Terni a favore di quella Perugina, in particolare in questo specifico momento di attuazione della riforma Istituzionale con la costituzione della Azienda Universitaria Integrata.

Da alcune settimane ormai, su tutti i mezzi di comunicazione, compaiono quasi con cadenza quotidiana, attacchi alla direzione generale su questioni di stretta competenza sindacale e sulle quali, Rsu e Segreterie provinciali, nell’interesse di tutti i lavoratori, ne determinano scelte ed indirizzi per i relativi atti di tutela.
Rossana Fiocchi, segretaria regionale della Fials, cita la forte polemica scatenatasi sugli incarichi dirigenziali, sfociata oltretutto in interrogazioni sia in Consiglio Regionale che in Assessorato alla Salute per il conferimento degli stessi.

La sindacalista precisa che l’attribuzione e la revoca negli incarichi dirigenziali, che sono il cardine della aziendalizzazione regolamentata da Decreti Legislativi e disposizioni contrattuali, rappresentano lo strumento fondamentale della Direzione Generale per gli obiettivi del mandato.

La politica dovrebbe intervenire sulla legittimità o meno dei richiamati provvedimenti, ma non certo, sulla opportunità dei conferimenti degli stessi; materia essenzialmente di natura sindacale e oltretutto vincolata dalle relative attribuzioni economiche e dotazioni organiche.

Come non rimanere sorpresi, prosegue, di come la politica si sia inserita nel campo della gestione dell'Azienda per il rinvio della apertura del reparto di Neuroriabilitazione Intensiva, ribadisce la Fials, rinvio richiesto e motivato da tutte le organizzazioni sindacale ed Rsu in una apposita trattativa sindacale in cui si è denunciato la mancanza di ogni requisito di sicurezza per pazienti ed operatori in rapporto alla carenza di protocolli operativi e disposizioni in materia come rilevato anche dallo stesso Dirigente medico di Struttura.
Per concludere, ricorda, che lo stato di degrado degli spogliatoi è stato denunciato a tutte le amministrazioni precedenti.




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