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sabato 4 agosto 2018

All’indomani del tragico ritrovamento del corpo senza vita di un neonato abbandonato nei pressi di un supermercato Maria Antonietta Bianco, capo ostetrica dell’ospedale Santa Maria di Terni, ricorda che la legge italiana garantisce il diritto della donna di partorire in anonimato, consentendole di non riconoscere il bambino e di lasciarlo nell’ospedale dove è venuto alla luce affinché sia assicurata l’assistenza e la tutela giuridica sia della madre sia del bambino.
“Purtroppo ancora troppe donne non sanno - commenta la dottoressa Bianco - che in ogni punto nascita italiano è possibile partorire in anonimato perché la legge tutela sia loro sia i propri figli. Rispetto alla nostra esperienza le donne che hanno fatto questa scelta sono pervenute al nostro ospedale talvolta seguite dai servizi sociali ed altre volte spontaneamente. L'ultimo caso lo abbiamo avuto nel 2016. La procedura che si attua è la seguente: al momento della redazione dell'attestato di nascita l'ostetrica scrive ‘donna che non consente di essere nominata’ e si attivano tutte le procedure attraverso la direzione sanitaria che, a sua volta, segnalerà l'evento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni affinché si possa aprire il procedimento di adottabilità”. 
Al neonato viene così garantito il diritto di vivere, crescere ed essere educato, mentre il nome della madre resterà sempre segreto nel rispetto della sua volontà.

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