La situazione dell'Acciai Speciali Terni Arvedi è il principale nervo scoperto dell'industria umbra: deve diventare il centro di una iniziativa istituzionale di Comune e Regione nei confronti del Ministero, della Presidenza del Consiglio dei Ministri e anche della Commissione Europea, che, come sembra, potrebbe mettere a disposizione risorse utili. Basta con le passerelle elettorali propagandistiche e fumose di ministri che annunciano ad ogni visita accordi di programma che non arrivano mai, di cui non si creano le condizioni e che, ora, scopriamo essere in realtà lontanissimi. La verbosità maldestra e improvvisata di Bandecchi e Tesei non basta più a mascherare la loro totale estraneità rispetto al dossier fondamentale per lo sviluppo economico, industriale e occupazionale dell'Umbria. È assolutamente necessario un impegno diretto delle istituzioni locali e la fine delle tergiversazioni e delle chiacchiere a vuoto. Va subito convocato un Consiglio Comunale straordinario, aperto alle forze sociali cittadine, sulle questioni dell'Arvedi AST, da cui deve uscire l'impegno all'apertura di una vertenza nazionale per il varo dell'accordo di programma e per creare le condizioni dell'attuazione di un piano industriale per lo sviluppo produttivo e occupazionale e la riconversione energetica delle Acciaierie. Il tempo delle chiacchiere è finito: è il momento dei fatti e delle assunzioni di responsabilità".
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